Il caso della discarica di Belladanza finisce in Commissione europea con un'iniziativa M5S

"Se, come riportato dalle ispezioni dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), dovesse emergere che la discarica di Belladanza e' fonte d'inquinamento, le competenti autorita' italiane sono tenute ad adottare le misure necessarie per proteggere l'ambiente e la salute umana". A sollevare a Bruxelles il caso della discarica di Citta' di Castello e' Laura Agea, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, che in merito ha presentato un'interrogazione alla Commissione europea. Tra le misure previste a tutela dell'ambiente e della salute dalle regole Ue c'e' anche "la chiusura della discarica: in tal caso, le autorita' competenti dovrebbero garantire che la chiusura sia effettuata in conformita'" della normativa comunitaria, "in particolare per quanto riguarda la fase post-operativa" aggiunge Agea. "I dati resi pubblici dall'ARPA - spiega l'eurodeputata pentastellata - relativi al monitoraggio effettuato negli anni 2013/2014 nelle aree site sulla discarica di Belladanza, dimostrano che le acque sotterranee e superficiali nelle vicinanze della discarica risultano inquinate da composti organo-alogenati e di solventi organici aromatici". Di qui l'impegno di Agea a battersi perche' le autorita' locali provvedano a fornire "analisi e dati certi e aggiornati sullo stato di inquinamento ambientale della discarica di Belladanza, delle falde acquifere e delle zone limitrofe" e perche', se necessario, la discarica venga chiusa.