Doveva essere un momento in cui la città riconosceva in maniera corale un tributo al suo più alto prelato. Di fatto sul conferimento della cittadinanza onoraria al vescovo Mario Ceccobelli gli eugubini nelle loro rappresentanze politiche si sono divisi e mai sono sembrate più lontane le parole che incitavano all'unità pronunciate dallo steso Ceccobelli non più tardi di domenica scorsa dal pulpito della Basilica di Sant'Ubaldo. Alla fine il voto , seppur non all'unanimità ( contrari Mariucci e Salciarini dei 5 stelle e Lupini di Gubbio Libera, astenuto Zaccagni, 17 i favorevoli, assenti Gagliardi, Zebi, Bazzurri e Barilari ) , ha conferito la cittadinanza onoraria al vescovo Mario Ceccobelli con il sindaco Filippo Stirati che ha illustrato le motivazioni del gesto: non solo un'eleganza istituzionale , ma un riconoscimento umano per sottolineare i meriti del prelato nel suo ufficio pastorale diocesano, per aver favorito il bene comune e per i messaggi di amore e aiuto al prossimo .
In sede di dibattito consiliare dalle opposizioni la discussione si è appuntata sui contenuti della motivazione che è stata emendata, togliendo, ha fatto notare il consigliere Zaccagni, i meriti per il ritorno della Lumsa, mentre i 5 stelle hanno rimarcato la mancata partecipazione delle opposizioni alla proposta. Lupini ( Gubbio Libera ) ha sottolineato la non correttezza del procedimento scelto.