“L’inaugurazione di questa nuova ‘breast unit’ è senza dubbio importante per l’Ospedale di Città di Castello, ma essa rappresenta un altrettanto importante tassello di tutto il sistema sanitario regionale”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina, a Città di Castello, alla cerimonia di inaugurazione della “breast unit” (per la cura dei tumori alla mammella), cui ha partecipato l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, presenti anche l’assessore regionale, Fernanda Cecchini, il sindaco della città, Luciano Bacchetta, ed il direttore generale della USL Umbria 1, Andrea Casciari. “La nostra regione – ha affermato Marini -, nel mentre in altre realtà c’era un rallentamento degli investimenti, ha avuto la forza ed il coraggio di avviare un forte processo di riorganizzazione del sistema sanitario: da una nuova ‘governance’ alla centralizzazione di centri di spesa e all’integrazione dei servizi, alla centrale unica 118, grazie alla quale è stato possibile risparmiare consistenti risorse che abbiamo destinato agli investimenti in strutture e tecnologie sanitarie”. Per la presidente Marini “il processo di innovazione del nostro sistema sanitario non si fermerà”, aggiungendo che “l’essere da anni nel gruppo di testa delle Regioni italiane per la qualità del servizio regionale, e per il suo equilibrio economico, rappresenta un elemento di fiducia per i cittadini verso la sanità pubblica regionale”. Marini ha poi sottolineato l’importanza del sistema regionale delle “breast unit”, “grazie al quale è possibile offrire alle donne risposte di altissima qualità per la cura del tumore alla mammella”. L’assessore Barberini ha voluto rivendicare la giustezza delle scelte dell’esecutivo regionale che già tre anni fa aveva definito una razionalizzazione delle “breast unit”: “i numeri di interventi che registriamo oggi – ha affermato l’assessore – ci danno ragione di quelle scelte che miravano essenzialmente ad assicurare un servizio sanitario di alta qualità, diffuso sul territorio. Un sistema sanitario funziona bene – ha aggiunto Barberini - se riesce a realizzare una buona integrazione tra rete ospedaliera e medicina del territorio, grazie ad una programmazione attenta e lungimirante. E’ su questa strada che vogliamo ancora insistere ed investire, e che avrà ancor più slancio nel nuovo Piano regionale socio-sanitario che speriamo di varare – ha concluso - entro la fine dell’anno”.