Inevitabilmente infuocate le reazioni politiche allo tsunami giudiziario che ha investito la sanità umbra e la Regione.
I primi ad andare all'attacco anche dai vertici nazionali sono Lega e M5s: "Senza entrare nel merito degli ultimi arresti i cittadini dell' Umbria sono malgovernati da troppo tempo; elezioni Regionali subito" chiede Matteo Salvini. "Quel che è accaduto oggi in Umbria è molto grave, lo è soprattutto perché parliamo di sanità, della salute delle persone, su cui per anni la politica ha speculato senza mostrare vergogna. Dobbiamo togliere la sanità pubblica dalle mani dei partiti. Bisogna slegare le nomine negli ospedali dalla politica. Bisogna fare una legge per introdurre un sistema più meritocraticratico ed efficiente, con concorsi trasparenti" afferma Luigi Di Maio. "Spezzare il legame politica-poltrone è una nostra battaglia storica che acquisisce ogni giorno più significato alla luce di episodi come questo. Le indagini faranno il loro corso e non entro nel merito specifico, ma voglio ribadire l' urgenza di riaffermare che la trasparenza, il merito e l' assenza di conflitti di interesse sono punti di partenza necessari e imprescindibili per ogni nomina nella sanità" scrive il ministro della Salute Giulia Grillo in un post su Facebook.
In casa PD situazione a dir poco febbrile: bocche cucite mentre da Roma il neo segretario nazionale Nicola Zingaretti ha disposto il commissariamento del partito, affidando la guida al momento a Walter Verini - che aveva sfidato proprio alle primarie del dicembre scorso Gian Piero Bocci.