E' rimasta nel palazzo che ospita la sede della Regione nel centro di Perugia la presidente umbra Catiuscia Marini che sta valutando ancora la situazione creatasi dopo l' indagine sui concorsi per le assunzioni all' ospedale di Perugia. Con lei ci sarebbe il suo difensore, l' avvocato Nicola Pepe. Nessuna indicazione su quanto sta accadendo arriva da Palazzo Donini. Nella sede della Regione si è tenuta nel pomeriggio una lunga riunione alla quale ha partecipato anche il commissario del Pd umbro Walter Verini.
Da questa mattina del resto, c'è grande fermento negli ambienti umbri del PD anche per le indicazioni che arrivano da Roma dove neanche troppo velatamente giungono segnali di presa di distanza dalla presidente della Regione Umbria. Un pressing che si è fatto nelle ultime ore piu' forte: a dare voce al sentire di molti e' Carlo Calenda che parla esplicitamente dell' opportunita' di un passo indietro da parte della governatrice. "In caso di coinvolgimento provato, la presidente della Regione si deve dimettere. Le intercettazioni sono molto chiare. Dal punto di vista giudiziario si e' sempre innocenti fino a prova contraria, ma la responsabilita' politica e' gravissima", dice Calenda. E alla ' responsabilita' di Catiuscia Marini si appella anche il segretario nazionale PD Nicola Zingaretti: "Nel merito dell' indagine di Perugia confido nella responsabilita' e nella capacita' della presidente di fare il bene dell' Umbria e della sua comunita'.
A fare eco a queste parole è Walter Verini, commissario PD per l'Umbria dopo lo tsunami giudiziario di venerdì scorso: “Spetta a lei decidere" se restare o dimettersi dice Verini che uscendo stasera da Palazzo Donini ha precisato: "Qualsiasi cosa decida sarà mossa dall' interesse per le istituzioni".
L'impressione è che le dimissioni della presidente Marini siano più vicine, sia per questioni di opportunità nell'indagine ma anche per esigenze politiche legate ad un PD umbro che è chiamato ad affrontare la prossima sfida elettorale in molti municipi, a partire da Perugia, passando per Foligno, Gubbio e Gualdo Tadino guardando anche al 2020 – o eventualmente anche prima – per le urne regionali.
Sull'altra sponda politica, ovviamente, le opposizioni si fanno sentire: da un lato i consiglieri regionali Ricci, Fiorini e Movimento 5 Stelle, hanno annunciato di avere depositato formale richiesta di istituzione di una Commissione di inchiesta sul sistema dei servizi sanitari, secondo quanto previsto dall' articolo 54 dello Statuto della Regione Umbria. Chiedono a chiare note le dimissioni invece i partiti di centrodestra che guardano alle elezioni anticipate di autunno come obiettivo primario per il governo della regione. In particolare la Lega con l'hashtag marinidimettiti ha lanciato una raccolta firme per chiedere ai cittadini le dimissioni della presidente Marini. Ad annunciarlo il segretario della Lega Umbria Virginio Caparvi, assieme ai parlamentari Marchetti, Briziarelli, Tesei e Saltamartini.
Perugia
16/04/2019 17:08
Redazione