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Istituto Serafico di Assisi: inaugurato il nuovo centro di ricerca “InVita”

L'Istituto Serafico di Assisi ha inaugurato il nuovo Centro di Ricerca "InVita", specializzato nella Ricerca, Innovazione e Sviluppo nel campo della Riabilitazione per bambini e ragazzi con disabilita' plurime.

L’Istituto Serafico di Assisi ha inaugurato il nuovo Centro di Ricerca “InVita”, polo di eccellenza nella Regione Umbria, specializzato nella Ricerca, Innovazione e Sviluppo nel campo della Riabilitazione per bambini e ragazzi con disabilità plurime. Una tappa importante per l’Istituto Serafico, perché pone le basi di una nuova attività per continuare a dare speranza e sostegno a tutte quelle famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente la grave disabilità dei figli, senza a volte conoscere neanche la diagnosi precisa delle malattie che devono combattere. È una tappa storica per il territorio umbro, che vede la nascita di un centro all’avanguardia, volano per lo sviluppo e l’economia dell’intero territorio, colpito come il resto del Paese dalla crisi economica ed occupazionale, ma fertile di giovani talentuosi ai quali non manca l’ingegno, la passione e l’amore per lo studio e la scienza. L’idea dell’Istituto Serafico di dedicarsi alla ricerca è nata stando accanto, giorno dopo giorno, ai ragazzi e alle loro famiglie e dalla volontà di dare una speranza forte a tutti quei genitori che chiedevano aiuto per comprendere e affrontare le malattie dei propri figli. In questo percorso delicato e spesso molto difficile, ci sono gli operatori, mossi dal desiderio di non arrendersi mai, alimentati dall’amorevole passione che li spinge a trovare modalità sempre nuove per aiutare quelle piccole vite a conquistare autonomia, ad imparare a comunicare e a sconfiggere la paura. E infine ci sono i medici, che hanno fatto della scienza la loro missione di vita, messa costantemente al servizio del benessere altrui. Il Serafico è un modello di eccellenza italiana ed internazionale che da quasi 150 anni offre ai propri utenti non solo le capacità e competenze dei propri operatori, ma anche un “capitale di umanità” indispensabile per entrare in sintonia ed empatia coi i propri ragazzi. Ed è per questo che i traguardi conquistati e le conoscenze acquisite nell’esperienza di tutti i giorni devono essere un patrimonio condiviso con l’intera società. Valorizzare l’unicità di ogni ospite grazie a percorsi riabilitativi ed educativi studiati ad hoc dagli operatori è la mission dell’Istituto Serafico di Assisi, consapevole che la ricerca e l’innovazione in questo campo rappresentano oggi una grande sfida, un’opportunità e un fertile terreno dove l’incontro con le problematiche cliniche e l’acquisizione delle neuroscienze ispirano soluzioni innovative per migliorare il “prendersi cura” degli utenti. È così che nasce “InVita”, un centro di innovazione e ricerca scientifica che coniuga i principi e i valori del Serafico con le recenti indicazioni del Ministero della Salute in merito alla ricerca in riabilitazione. Un centro per la vita e la sua promozione. “La nascita del Centro di Ricerca rappresenta ancora un’ulteriore tappa all’interno di un cammino di carità e vuole anche essere una risposta concreta all’invito di papa Francesco a quanti si occupano di salute. Il 10 febbraio 2017 eravamo presenti all’udienza promossa dalla Commissione Carità e Salute, quando il Santo Padre ci invitava ad impegnarci nella ricerca per le malattie rare e neglette, verso le quali non sempre viene prestata la dovuta attenzione, con il rischio di dare adito a ulteriori sofferenze. Il Serafico da 147 anni è impegnato nel custodire, difendere e promuovere la vita dei più fragili. Nella nostra lunga storia abbiamo maturato la certezza che quando la tecnologia e la scienza sono messi al servizio della vita, possono davvero aprirsi nuovi orizzonti per chi vive una condizione di limite e di fragilità. Siamo consapevoli che il progresso scientifico e tecnologico serve al bene di tutta l'umanità e i suoi benefici non possono andare a vantaggio soltanto di pochi. In tal senso l’intera comunità scientifica ha una grande responsabilità: evitare che il futuro aggiunga nuove disuguaglianze basate sulla conoscenza e aumenti il divario tra ricchi e poveri. In questa direzione abbiamo bisogno di instaurare alleanze forti: con le istituzioni, le imprese, la comunità scientifica. Siamo convinti che questo Centro sarà motivo di speranza per tanti malati, disabili e per le loro famiglie. Ma sono convinta che sarà motivo di speranza anche per tanti giovani ricercatori pronti a mettersi al servizio della vita con il loro ingegno e i loro talenti”. – Ha dichiarato l’Avv. Francesca Di Maolo, Presidente dellIstituto Serafico di Assisi. Rivolgo anche un ringraziamento speciale al Magnifco Rettore Prof. Franco Moriconi. La convenzione che oggi abbiamo sottoscritto in modo solenne – ha aggiunto la Presidente - rappresenta un grande atto di fiducia e di riconoscimento che la massima comunità scientifica regionale poteva offrire al nostro Istituto, ma è anche il segno dell'attenzione dell'Università degli studi di Perugia al mondo della disabilità e l'espressione del suo dinamismo e apertura per la diffusione della cultura scientifica e al progresso in campo medico”. “L’accordo con l’Istituto Serafico costituisce a mio parere una grande opportunità per entrambe le istituzioni – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Franco Moriconi – di condividere e sviluppare conoscenze, esperienze e opportunità e collaborare a beneficio della collettività, all’insegna della ricerca interdisciplinare, della progettualità e della formazione di qualità”.

Assisi/Bastia
13/04/2018 11:37
Redazione
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