Jp, ritirata la procedura di mobilità per i 400 lavoratori. Pierotti (Fim): ora il supporto delle banche

Ottenuto il ritiro della procedura di mobilità ma per un definitivo e strutturale avvio dell'attività è necessario, nell'immediato un supporto finanziario decisivo da parte delle banche. Lanciano questo appello i sindacati Fim-Cisl, Fiom e Uilm di Umbria e Marche all'esito dell'incontro con l'impenditore Giovanni Porcarelli in riferimento all'avvio della procedura di mobilità. Che è stata dunque ritirata, nel presupposto che sussistono le condizioni per poter avviare l'attività ma, il girdo d'allarme lanciato dai sindacati è di non essere lasciati soli. "L'importanza del ritiro della procedura - afferma a caldo il segretario Fim Umbria, Adolfo Pierotti - non deve distogliere governo, regioni e territori dall'attenzione su questa vicenda, perché i problemi rimangono tutti sul tavolo. Decisivo a questo punto, secondo i sindacati, un supporto finanziario da parte delle banche per dare il là a un definitivo e strutturale avvio dell'attività. "Prioritario - secondo Pierotti, a nome delle sigle di categoria umbre e marchigiane - il ruolo del governo, che deve operarsi immediatamente con l'apertura di tavoli concreti e capaci di assumere decisioni definitive". L'unico modo - viene sottolineato - per poter fine a problemi e dare speranza concreta ai lavoratori