L'IDV di Gubbio attacca Dottorini sul caso Alberghiero

"Il consigliere Dottorini non si è mai degnato di contattare qualcuno del circolo eugubino dell'Idv, altrimenti avrebbe saputo che è stato proprio quest'ultimo ad illustrare la problematica della perdita dell'autonomia scolastica del “Gattapone”, proponendo l'attivazione di un indirizzo alberghiero". Non usa mezzi termini il circolo eugubino dell'Italia dei Valori per criticare apertamente l'operato dell'esponente Idv regionale, Oliviero Dottorini, che insieme ad altri consiglieri ha proposto un emendamento per vanificare le modifiche apportate in III Commissione alla riorganizzazione scolastica regionale, prevedendo un indirizzo Alberghiero al Gattapone di Gubbio. L'IDV eugubino non ci sta e ricorda di aver sollecitato a suo tempo la Vicepresidente della Regione con delega all'Istruzione Carla Casciari (Idv), il Vicepresidente della Provincia Aviano Rossi (Idv), il consigliere regionale nonché segretario regionale (Idv), Paolo Brutti. "I militanti e simpatizzanti del circolo eugubino dell'Idv sono convinti che uno dei settori su cui occorre investire per creare lavoro, ricchezza e benessere a Gubbio, e non solo, sia quello del Turismo. L'indirizzo formativo alberghiero va in questa direzione. Se oggi a palazzo Cesaroni si è aperto un dibattito politico sull'opportunità di avere un indirizzo alberghiero a Gubbio, una delle città a più alta vocazione turistica dell'Umbria, lo dobbiamo alla forte presa di posizione del Vicepresidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, che durante l'approvazione in Giunta del Piano dell'Offerta Formativa di competenza della Provincia, ha riportato le esigenze e le richieste provenienti dalla scuola e da tutto il territorio eugubino e non dalle stanze delle segreterie di Partito. La città di Gubbio è stanca di subire scelte dall'alto che la impoveriscono a vantaggio di altri territori. Chissà se il consigliere regionale Dottorini, che ha chiesto e preso i voti anche a Gubbio, quando parla di equilibri regionali, intende tutelare gli interessi di tutta la regione, come la sua carica gli impone, oppure quelli della sua Città di Castello... Il nostro segretario di Partito, Paolo Brutti, cioè colui che detta la linea politica tenendo conto anche degli indirizzi nazionali (si ricorda che l'organizzazione scolastica nella Regione dell'Umbria ed il suo dimensionamento, è il frutto di quella riforma della scuola effettuata dell'ex ministro Gelmini (Pdl) contro cui l'Idv si è sempre battuto), non ha sollevato problemi di equilibri, anzi, è tra i firmatari dell'emendamento che prevede l'attivazione di un corso di “Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera” presso l'Istituto “Gattapone”. Pertanto, possiamo tranquillamente affermare che a guidare Dottorini non sia il lume della ragione ma qualche istinto politico primordiale di natura elettoralistica. D'altronde è comprensibile, a breve inizia la stagione elettorale (europee, nazionali, regionali), Renzi è diventato segretario del Pd, l'Idv è quasi sparita dalla scena politica nazionale, uno si organizza. Vedremo stavolta in quale lista elettorale si candiderà Dottorini portando in dote il suo pacchetto personale di voti, non le idee, quelle cambiano a seconda delle convenienze. Dunque, Dottorini, che va contro la linea del Partito utilizzando quello che gli è consentito, ossia agire senza il vincolo di mandato, non ci rappresenta. Per cui sarebbe corretto che non presenti o ritiri, se già l'ha fatto, l'emendamento e si limiti a esprimere il suo voto come meglio crede in Consiglio. Noi ovviamente prendiamo nettamente le distanze dal suo agire e affermiamo con forza la nostra contrarietà alla posizione del tutto arbitraria, personale e campanilistica assunta dal consigliere tifernate dell'Idv. Ormai il cammino dell'indirizzo alberghiero è stato intrapreso e prima o poi al traguardo ci si arriverà perchè tutta la comunità eugubina è compatta. A noi non interessa chi prenderà i meriti di questa operazione, chi farà comunicati o conferenze stampa. Noi continueremo a fare politica e ad agire coerentemente nell'interesse della nostra collettività.