La montagna più alta dell’Africa, il Kilimangiaro, uno dei più ambiti seimila della terra che si eleva imponente dall’arido altopiano circostante, è stata conquistata dalla gualdese Mara Loreti il giorno 10 settembre 2014. Con i suoi tre coni vulcani Kibo, Mawenzi e Shira, è il più grande vulcano spento della terra, situato nella Tanzania nord-orientale. Con i suoi 5895 metri s.l.m. è la montagna più alta del continente africano e uno dei vulcani più alti del mondo. La sommità del vulcano è ricoperta da un ghiacciaio perenne (il Ghiacciaio di Rebmann).Per il raggiungimento della vetta si sono resi necessari ben quattro campi, per la fase precedente di acclimatamento, e due giorni per il rientro al Marangu Gate (ingresso parco), in compagnia di suo marito Silvano Piazzoli.
La via seguita per la salita è stata quella della “Rongai Route” con l’attacco alla vetta da Kibo Camp, percorso poco frequentato, impegnativo e che richiede un ottimo allenamento per affrontare i 1300 metri di dislivello dall’ultimo campo, in ripida ascesa distribuiti da 4700 a 5895 metri. La difficoltà è rappresentata soprattutto dalla quota, dalla riduzione di ossigeno e dalle temperature registrate intorno a 15°C. Siamo nella fascia equatoriale e quindi le escursioni termiche sono molto accentuate e ancora di più su quel Vulcano che cambia il suo clima come un camaleonte. Il freddo intenso e il vento notturno creano difficoltà a piedi e a mani e non aiutano certo a sopportare i disagi fisici che si registrano al di sopra della soglia dei 5000 metri.
"Abbiamo attraversato la Foresta Pluviale - racconta Mara Loreti - ricca di piante del mesozoico, presenti quando ancora dominavano i grandi dinosauri, come felci arborei, conifere, palme. In alto le vaste praterie, prima chiuse e poi aperte, e nelle valli foreste rare di Senecio e sulle pendici assolate la rara pianta Candelabro! Il primo Parco dove abbiamo effettuato escursioni è stato quello del “Serengeti National Park “la grande pianura” nella lingua Masai! Sono 15.000 Kmq in cui vivono un milione e mezzo di erbivori, gazzelle, antilopi, zebre, giraffe, bufali, gnu, elefanti, ippopotami, e carnivori come leoni, ghepardi, gattopardi, gatti selvatici, iene, che abbiamo avuto la fortuna di avvistare da vicino nel loro ambiente, intenti nelle loro attività giornaliere! Un vero paradiso terrestre in cui volano liberi uccelli di mille colori luccicanti sui rami degli alberi di acacia e di alberi salsiccia.
La Riserva Naturale del Ngorongoro (NCA) è situata all’interno del Cratere più grande del mondo con i suoi 16 Km di diametro. In questo spazio di 265 Kmq di ampiezza, dove vivono tanti animali tra cui il rarissimo Rinoceronte, minacciato da estinzione. Grazie alla buona piovosità, agli stagni e ai piccoli laghi e torrenti interni, alla nebbia notturna che circonda e alimenta le foreste dei pendii del vecchio vulcano, la zona è divenuta un vero e proprio ecosistema. Questi due Parchi Nazionali sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. I pernottamenti in tenda in Campi posti in aree all’interno dei parchi ti restituiscono il profondo legame con l’Ambiente con gli altri esseri viventi, che in assoluta tranquillità vivono la loro vita!"
Gubbio/Gualdo Tadino
15/10/2014 09:07
Redazione