L’Umbria è la regione italiana in cui sono state effettuate più verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole, verifiche obbligatorie dal 2013. In Umbria tali verifiche hanno riguardato il 59% degli edifici scolastici. Seguono Abruzzo (51%), Molise (50%), e Liguria (49%). Fanalino di coda Sicilia, dove non è stata effettuata alcuna verifica sisimica, Campania (4%), Calabria ed Emilia Romagna (8%), Puglia (11%). Lo rileva il XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole, presentato oggi da Cittadinanzattiva che, tramite l'istanza di accesso civico inviata agli enti locali, ha raccolto informazioni su 4mila 401 istituti. Una scuola su due, ricorda Cittadinanzattiva, si trova in zona a rischio sismico e solo l'8% è progettato secondo la normativa antisismica. Secondo l'indagine, sono pochi gli edifici scolastici in Italia su cui sono stati effettuati interventi di miglioramento e adeguamento sismico: rispettivamente il 12% e il 7%.