Con una targa in Piazza Fanti “in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio” Città di Castello ricorderà anche quest’anno la Giornata per l’eliminazione della violenza di genere. L’iniziativa è prevista sabato 25 novembre a partire dalle 16,30 in Piazza Fanti, come hanno ricordato l’assessore alle Pari opportunità Luciana Bassini, l’assessore alle Politiche educative Rossella Cestini e la terza collega donna nella Giunta Monica Bartolini, insieme a Filippo Pettinari, dirigente della scuola secondaria di primo grado “D.Alighieri-G.Pascoli” che parteciperà all’iniziativa. Saranno infatti gli studenti delle medie a lanciare le lanterne contro la violenza di genere, dopo aver letto alcuni pensieri e riflessioni scritte sull’argomento. “Città di Castello è in prima linea per combattere il fenomeno del femminicidio e in generale la violenza di genere” ha detto l’assessore Bassini “lo ha fatto promuovendo il numero antivolenza negli anni scorsi e in questo 2017 dedicando un luogo centrale e molto frequentato dai giovani, Piazza Fanti, a tutte le vittime di questa inaccettabile degenerazione nel rapporto tra gli uomini e le donne. E’ importante sradicare la mentalità all’origine della prevaricazione di un sesso su un altro, che nasconde l’idea di una subordinazione e di un controllo che non deve più esistere, perché le donne siano libere di autodeterminarsi e di decidere per se stesse. Invitiamo le famiglie a partecipare per confermare questo messaggio e renderlo più forte verso le nuove generazioni”. “Abbiamo coinvolto le classi che hanno affrontato il tema della violenza di genere nell’iniziativa” ha aggiunto il dirigente Pettinari “Il lavoro che la scuola può fare su questo fronte è particolarmente importante e siamo impegnati nel portarlo avanti. Anche per questo abbiamo aderito all’iniziativa del comune che punta l’attenzione sulla necessità del rispetto di genere e in generale del rispetto verso ogni persona. Nel percorso scolastico l’argomento è stato mediato attraverso un testo che proponeva un episodio di violenza a partire dalla voce di un animale domestico molto familiare, il cane, e che offriva un punto di vista originale sull’interpretazione di ogni gesto o parola che connotano tale peculiare tipo di violenza”.