Il servizio di Guardia Medica è destinato a lasciare le attuali sedi di Gubbio, piazza 40 Martiri, Gualdo Tadino, ex Calai, e Scheggia? La domanda non è così campata in aria, stando a indiscrezioni trapelate in queste ore e giunte in redazione. Timori comprensibili per la popolazione che vedrebbe andarsene dai centri cittadini un riferimento fondamentale della rete di servizi sanitari del territorio.
La decisione sull'addio della Guardia medica dal centro non sarebbe stata ancora presa – ribattono dalla Asl. E' un progetto tutto da costruire da qui alla fine del 2014, ma i servizi del distretto sanitario Alto Chiascio dovranno passare da qui a breve per una ristrutturazione profonda. Lo impone il budget, lo impongono i nuovi servizi da garantire. Non trapela nulla per il momento dal dirigente del distretto, la dott.ssa Annarita Comodi: "Prematuro - dice – parlare di una riorganizzazione ancora tutta da scrivere", ma i primi rumors trapelano e parlano comunque di una diversa organizzazione del servizio di guardia medica. Oggi il distretto ha in organico sei medici preposti, tre a Gubbio, due a Gualdo Tadino e 1 a Scheggia. In particolare nei giorni in cui non è garantito il servizio dei medici di base , ovvero festivi e prefestivi, sono loro l'unico presidio medico sul territorio, step opportuno, in teoria, prima di rivolgersi all'ospedale comprensoriale di Branca. Tra le ipotesi al vaglio c'è quella di trasferire tale servizio presso l'ospedale stesso, per alleviare, almeno nei codici bianchi, il lavoro del Pronto Soccorso che in alcuni giorni è al collasso, e per far fronte alle nuove richieste di servizi sanitari che giungono dalla Regione. L'ente regionale, infatti, ha deliberato l'assegnazione all'ospedale di Branca di 14 posti di Residenza sanitaria assistita , ovvero quella lungodegenza interamente a carico del servizio sanitario pubblico che supera il normale ricovero ospedaliero e sino ad oggi garantita nel territorio da strutture come l'Easp di Gualdo Tadino . Questi posti dovranno essere gestiti dal distretto sanitario e dunque non dal personale del nosocomio con aumento di lavoro a carico di medici ed infermieri.
Posti Rsa che tra l'altro sono stati interpretati dalla comunità di Gubbio quanto di Gualdo come un depotenziamento dell'ospedale comprensoriale. In una recente interrogazione alla giunta regionale il consigliere Udc, Sandra Monacelli ha fatto notare come i 14 posti letto siano stati sottratti ai 136 presenti a Branca, con il risultato che i 122 letti restanti sono solo di due unità sopra il minimo imposto per legge per conservare il titolo di ospedale di emergenza – urgenza . La ristrutturazione dei servizi del distretto, che dovrà essre varata entro l'anno, non si limiterebbe al trasferimento del presidio di guardia medica, ma coinvolgerebbe anche i servizi di vaccinazione e prelievo. Se da un lato il momento economico impone di razionalizzare, la vera sfida è conservare servizi di prossimità in un territorio come l'Alto Chiascio , vasto per estensione , con rete viaria insufficiente e, sul piano sociale, con un' età media dell'utenza alquanto elevata.
Gubbio/Gualdo Tadino
02/04/2014 08:51
Redazione