Torna a risplendere la Chiesa di Santa Croce della Foce a Gubbio che negli ultimi anni è stata oggetto di vari interventi di restauro e risanamento conservativo sino a tornare ad essere oggi un luogo completamente rigenerato e rinnovato in ogni sua componente. Domani verrà presentata la pubblicazione “Chiesa di Santa Croce della Foce – storia e restauro” e, complice l'attuale situazione sanitaria e le contenute dimensioni del complesso ci sarà una cerimonia di inaugurazione in forma riservata, mentre domenica 18 luglio in occasione della Festa della Madonna del Carmelo tutta la cittadinanza avrà la possibilità di visitare la chiesa e ammirare l’intervento di restauro. Nella mattinata di domenica saranno celebrate due funzioni religiose alle 9 ed alle 11. Le visite si terranno al mattino, dalle 10 alle 11 e nel pomeriggio dalle 16 alle 23. I membri della confraternita gestiranno gli accessi in chiesa al fine di evitare assembramenti. Questo per consentire alla collettività di ammirare un luogo tornato ad essere di assoluta suggestione grazie al grande lavoro d'insieme della Confraternita di Santa Croce della Foce ed ad un' azione sinergica tra enti pubblici e privati che hanno consentito il completo restauro dell'edificio sacro. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, grazie al fondamentale contributo dell'onorevole Rocco Girlanda, ha stanziato nel 2015 dai fondi del dissesto idrogeologico, l’importo di 2 milioni e 400 mila euro che oltre a salvare l'intera opera ha messo a disposizione della confraternita nuovi locali da utilizzare come sede sociale e il piano seminterrato, che diventerà uno spazio espositivo permanente di estremo fascino, senza dimenticare i preziosi contributi del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con Intesa Sanpaolo e del Ministero della Cultura per mezzo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria.
Stasera approfondimento nel Tg Plus(ore 20.50) con le interviste al presidente della Confraternita di Santa Croce della Foce Mons. Don Giuliano Salciarini e il priore laico della stessa Confraternita.