Svolta in una disputa Italia - Stati Uniti che prosegue da anni e nella quale in qualche modo Gubbio ha avuto il suo ruolo. Parliamo della statua greca raffigurante un atleta nota come il Lisippo di Fano, opera pregevole databile al IV sec. a.C.
La statua da anni si trova in America, al Getty Museum di Malibù, ma di fatto l'Italia ne chiede da tempo la restituzione alla città di Fano, dove fu rinvenuta nel 1964 in mare da un peschereccio. Fu acquistata all'epoca dall'eugubino Pietro Barbetti e nascosta per lungo tempo in una canonica a Gubbio. Rivenduta nel mercato antiquario, l'opera nel 1977 fu acquistata dal Getty Museum. L'Italia ne ha richiesto da tempo la restituzione e ordinato già dal 2010 con il Gip di Pesaro la confisca, atto confermato in appello in quanto la legge del 1939 vieta l'esportazione di beni artistici senza esercizio di prelazione da parte dello Stato.
La Cassazione in questi giorni ha respinto i ricorsi presentati dagli avvocati del museo americano e sancito che la confisca è legittima. Ora spetta ai giudici americani ratificare l'ordine per consentire alla statua, attribuita al celebre scultore greco Lisippo, di tornare a casa. Secondo gli studiosi la nave che la trasportava in quel IV sec. a.C. puntava al porto di Ancona, ma si inabissò con il suo carico prima ancora di arrivare a destinazione a largo di Fano.