Partecipato incontro ieri sera nella sala Ex refettorio del Convento di San Francesco. Ha richiamato infatti un pubblico numeroso l'ex sindaco della capitale, Ignazio Marino, per la presentazione del suo libro "Un marziano a Roma", su inziativa della Casa della Sinistra, in collaborazione con Fotolibri. Sollecitato dalla giornalista Govanna Nigi e dal consigliere comunale di Gubbio Libera-Prc, Pavilio Lupini, ma anche dagli interventi dei presenti, il chirurgo già senatore ha allargato il dibattito all'attualità più stretta, a partire dalle riforme costituzionali. Un libro che l'ex sindaco di Roma avrebbe voluto pubblicare a metà mandato, per rivendicare la raggiunta sitemazione dei conti della città, da cui muovere per gli investimenti così necessari i cittadini romani. Disegno interrotto, racconta Marino nel libro, da decisioni di palazzo, con il premier Renzi sul banco principale degli imputati: oggi a quelle pagine – edite da Feltrinelli - l'ex primo cittadino affida una funzione non di vendetta ma di utilità per i cittadini romani per comprendere tanti anni di malgoverno della capitale. E a chi, nell'incontro di Gubbio gli ha chiesto chi avesse ucciso la politica, quella politica malata per cui era stato chiamato un valido medico, Marino ha sottolineato come la soluzione andrebbe cercata nei suoi atti da sindaco, citando l'esempio delle bancarelle di piazza Navona per le quali l'amministrazione Marino aveva revocato lo storico appalto a chi lo deteneva da anni per pubblicare un bando: ebbene – ha detto l'ex sindaco – dei novanta soggetti che lo hanno vinto, nessuno è andato mai a ritirare la licenza.