Il perugino Leonardo Cenci il 6 novembre sara' il primo italiano, e il secondo atleta nella storia, a correre la maratona di New York pur essendo malato di tumore. "Correro' cercando di godermi metro per metro, senza ambizioni di tempi ma con l'obiettivo di far capire che non bisogna avere paura della malattia" ha detto oggi presentando, a Perugia, la sua partecipazione alla gara. A palazzo Donini e' stato salutato dalle istituzioni, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, quello del Consiglio comunale Leonardo Varasano e il questore di Perugia Francesco Messina (anche lui sara' a New York per correre la sua 28/a maratona).
"Leo e' un fenomeno - ha sottolineato quest'ultimo - e ha un passo che lo portera' a un ottimo risultato. Occhio comunque ai sei ponti, sono difficili da affrontare". E di un esempio ha parlato la presidente Marini. "Leonardo - ha detto - ci dimostra che oltre alle cure, fondamentali, serve determinazione". Cenci partira' il 2 novembre insieme ai suoi familiari e all'oncologa che lo segue Chiara Bennati. Ci sara' anche Mauro Casciari, inviato di Mi manda Rai Tre e da sempre vicino ad Avanti tutta, onlus nata per volonta' del giovane perugino e impegnata in iniziative di solidarieta' in campo oncologico.
Cenci correra' con sul petto i tre Ceri, simbolo dell'Umbria. "A 39 anni nell'agosto del 2012 - ha ricordato - mi fu diagnosticato un cancro e, nonostante i medici mi abbiano comunicato che avrei avuto al massimo quattro o sei mesi di vita, grazie alle cure che ho ricevuto nel servizio sanitario regionale sono riuscito, dopo quattro anni, a ripropormi l'obiettivo di partecipare alla maratona. Mi sto allenando al meglio da mesi per riportare un buon risultato e, il massimo per me, sarebbe battere il record di 5 ore e 32 minuti di Fred Lebow, il fondatore della maratona di New York, che corse con un tumore al cervello". Dopo aver ringraziato i medici (l'oncologa Bennati, il direttore dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca, e il suo allenatore, Umberto Risi) Cenci ha evidenziato che con la partecipazione alla maratona vuole lanciare "il messaggio che lo sport fa bene in generale e, ancor di piu' alle persone che affrontano una malattia, perche' rappresenta una sorta di medicina naturale che aiuta a vivere una vita migliore". In questo - ha concluso sorridendo - mi sento un testimonial di pubblica utilita'". "Leonardo - ha detto ancora Marini - ci consegna una nuova sfida tra le tante che propone a tutti noi con la sua carica vitale. E' la dimostrazione che accanto alle cure, la ricerca e le terapie che, ovviamente sono fondamentali, per combattere la malattia occorre sapere affrontare con forza e determinazione la quotidianita'. Continueremo a sostenere l'associazione e Leonardo anche in questa iniziativa perche' per la nostra regione e' motivo di orgoglio e testimonia anche la qualita' delle cure che vengono offerte dal servizio sanitario pubblico".
Perugia
23/10/2016 08:36
Redazione