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Logge Tiratori, Scelgo Gubbio: "Il progetto non deve saltare"

Gubbio, questione Logge dei Tiratori: la lista civica Scelgo Gubbio sollecita l'impegno urgente del Comune affinche' non venga perduto il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Interviene sulla vicenda Logge dei Tiratori la lista Scelgo Gubbio per sollecitare l'impegno urgente del Comune affinché non venga perduto il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. "Ci siamo chiesti - recita la nota a firma del consiglio direttivo, del gruppo consiliare e degli assessori della lista - come il nostro Comune, che contribuiamo ad amministrare, può trarre il maggior numero di vantaggi dall’operazione, sotto vari profili. Lo stesso approccio va usato con la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, considerando che - pur essendo di proprietà privata - l’edificio ha valenza storica e artistica e dovrà essere trattato, sotto il profilo progettuale, con la massima cautela e attenzione. Ma il progetto delle Logge dei Tiratori non è solamente un progetto di recupero edilizio, ma un intervento che ha ricadute su scala molto più ampia, nei campi della valorizzazione culturale, economica, turistica oltre che naturalmente urbanistica ed edilizia. Tanto più se si pensa che le Logge sono un elemento fondamentale del Quadro strategico di valorizzazione (Qsv) del centro storico che l’amministrazione ha iniziato a redigere e che sarà lo strumento fondamentale attraverso il quale si potrà attingere a forme di finanziamenti europei per il periodo 2014-2020. E’ necessario un cambio di passo rispetto a come è stata affrontata la questione fino a oggi. I motivi portati a favore o sfavore dell’intervento non hanno mai focalizzato realmente la questione sulle ricadute in termini di sviluppo per il nostro territorio. Come - ad esempio - non si può difendere l’“intervento Logge” dicendo solo che in fase di realizzazione creerà lavoro per le aziende del territorio, o che si chiudono per ripararle dall’intemperie o dai volatili, o che la città ha bisogno di un’altra sala convegni, così come non si può respingere il progetto sostenendo che debbano restare aperte perché è sempre stato così, o interpretando le norme del Piano regolatore per trovare qualche incompatibilità normativa, né tantomeno gridando allo scandalo per la soluzione proposta (tutta da approfondire e verificare) relativa alla chiusura del loggiato, solo perché un soprintendente, in altra città e in contesto totalmente diverso ha negato l’uso del vetro come chiusura. In ben’altra direzione vanno le più aggiornate tendenze progettuali in tema di conservazione attiva dei beni architettonici, non solo in Italia (Roma, Torino, Palermo) ma in Europa (Parigi, Berlino, Londra), dove le più eclatanti realizzazioni su edifici storici passano solo attraverso la valorizzazione del bene architettonico, che garantisce anche la conservazione e la sopravvivenza del bene e promuove lo sviluppo. Non abbiamo sentito in passato alcuna presa di posizione su altri interventi, vecchi e recenti, realizzati a Gubbio, quali il bocciodromo, i negozi su via di Fonte Avellana, Piazza San Giovanni, l’edificio residenziale sull’area dell’ex officina Fiat. Nessuno si è scandalizzato o domandato se vi fosse una completa compatibilità con la natura storicizzata dei luoghi o con le norme di Piano regolatore generale. Il restauro e il riuso delle Logge è per noi un’occasione unica e forse irripetibile di sviluppo della comunità eugubina, a cui non vogliamo rinunciare senza aver tentato ogni possibile approfondimento per una soluzione il più possibile condivisa. La creazione di uno spazio espositivo di eccellenza per ospitare eventi a carattere internazionale che attraggono ingenti flussi turistici va esattamente nella direzione da noi auspicata e da qui si parte. Ecco allora che si è pensato a una convenzione tra Fondazione Crp e Comune. Non solo per rendere fruibile e aperta al pubblico una struttura monumentale altrimenti interdetta. Ma anche per vincolare la proprietà a organizzare nel contenitore manifestazioni ed eventi di carattere internazionale per attirare migliaia di visitatori, con evidenti ricadute per lo sviluppo economico cittadino. Sviluppo economico che abbiamo immaginato, già durante tutto il periodo della campagna elettorale, come trainato dal settore turistico e dall’indotto che si genera con esso, bilanciando lo spostamento di iniziative commerciali in aree periferiche, che prelude a un ulteriore impoverimento del centro storico. Il ruolo di forza politica di governo della città ci impone di affrontare il tema in maniera serena ma soprattutto concreta e pragmatica. E vogliamo anche coinvolgere e stimolare quell’ampia maggioranza di cittadini favorevole all’intervento. In questo momento, non sono importanti solo il “se” e il “come” ma anche il “quando”. Infatti, c’é il pericolo reale che l’iniziativa venga accantonata, più per mancanza di tempo che per una reale scelta di merito. E’ ormai di dominio pubblico la notizia che il 28 ottobre ci sarà il Consiglio della Fondazione Crp che dovrà decidere se confermare le risorse destinate alla ristrutturazione delle Logge o intraprendere nuove iniziative progettuali nel Comune di Perugia che intende investire sull’ex teatro Turreno. A nostro avviso, bisogna agire in maniera tempestiva entro quella data, dare il via libera all’intervento, che peraltro ha tutti i necessari pareri di conformità anche sotto il profilo della tutela dei beni architettonici. Va condizionato alla prescrizione di effettuare una serie di approfondimenti sulla tipologia e modalità di tamponamento (vetri?) che dovranno essere condotti da esperti qualificati, in accordo con il Comune di Gubbio, e valutati sull’esito di alcune simulazioni che la Fondazione si dovrà rendere disponibile a eseguire. All’esito delle verifiche e simulazioni, che saranno condotte con la massima trasparenza e con il coinvolgimento di tutta la città, anche con consulenze, dibattiti, seminari pubblici, rimarrà da decidere solo la modalità di chiusura, ma non se farla o meno, dal momento che uno spazio espositivo di quel livello deve essere chiuso in qualche maniera e climatizzato, per essere vissuto tutto l’anno in ogni stagione. Siamo convinti che questa sia la strada maestra, per non perdere un’altra occasione di sviluppo del centro storico, così asfissiato dalla nuova espansione anche commerciale per la quale nessuno grida allo scandalo e, cosa non secondaria, senza esporre l’amministrazione comunale a possibili ricorsi, dal momento che la pratica, completa di tutti i pareri e autorizzazioni, non può legittimamente concludersi con un atto di diniego difficile da motivare. Tutto ciò consentirebbe di arrivare al Consiglio della Fondazione del 28 ottobre con una decisione già presa, scongiurando la possibilità di rimettere in discussione la destinazione dei fondi che potrebbero essere dirottati su Perugia. Partito l’intervento, i lavori dovrebbero essere completati in 12-14 mesi. In tempo - a quanto pare - per dare il via libera ai due eventi già programmati dalla neo-costituita Fondazione CariPerugia Arte da portare a Gubbio (impegno da mettere in convenzione). Ci riferiamo alla mostra su San Francesco (con il famoso Caravaggio), articolata nelle tre sezioni pittura-scultura-ceramica, e alla mostra sugli animali alati al tempo dei dinosauri direttamente dal Museo di Scienze Naturali di New York (come già avvenne nel 2011), entrambe nel 2016. Aggiungiamo noi, e lo proporremo con convinzione, che a seguire venga allestito un grande evento sulla “Civiltà degli antichi Umbri” con la presenza temporanea delle Tavole Eugubine nella nuova struttura espositiva, e in accordo con la Soprintendenza Archeologica una ulteriore iniziativa sulla Gubbio Romana che per importanza ed estensione delle opere ritrovate si collocherebbe nel panorama nazionale subito dopo Pompei, Paestum ed Ercolano: “Gubbio Romana - La Guastuglia”. Questi sono solo esempi di eventi che possono cambiare in modo radicale i numeri del turismo a Gubbio, spronando anche gli operatori privati del settore a promuovere il turismo come volano per lo sviluppo futuro del territorio eugubino. E’ necessario dunque adottare scelte conseguenti, senza strozzare il confronto con la città, né tantomeno l’approfondimento dei temi trattati, anzi promuovendoli.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/10/2014 16:47
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