Montefalco. Franco Pagetti, fotoreporter di guerra per il Time: “Enzo Baldoni? Un ingenuo”

Il veterano del fotogiornalismo di guerra, il fotoreporter Franco Pagetti inviato del Time, presente sabato pomeriggio al Museo Civico San Francesco di Montefalco per l’inaugurazione della sua personale “Tra il Tigri e l’Eufrate. Irak, una guerra senza fine” non si è sottratto nemmeno alla più scomoda delle domande. Lui che già al settimanale “Panorama", oltre un mese fa, aveva dichiarato che Daniele Mastrogiacomo, celebrato come un eroe, è stato in realtà niente più che un ingenuo. Così come, del resto, Enzo Baldoni, il freelance umbro rapito a Najaf il 21 agosto 2004 e ucciso qualche giorno dopo alla scadenza dell’ultimatum lanciato dalle Armate Islamiche che chiedevano il ritiro delle truppe italiane dall’Irak. Dichiarazioni impopolari, scomode, come nella natura di un fotografo, abituato a vivere al fronte. Non è tipo da starsene in albergo a bere thè alla menta, dice di lui la stampa. Non è tipo da scegliere la via più breve, la censura del politicamente corretto. A fare il resto, sabato pomeriggio, è stata la forza plastica delle sue istantanee, settanta scatti, che hanno catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico presente. Tra le celebrità Enrico Mentana che ha intervistato il fotoreporter del Time, cercando di far emergere l’uomo, oltre che il professionista. L’Irak, già. La guerra senza fine. I corpi delle donne irachene, coperte da burqa che sembrano sudari. Uomini in turbante, tombe avvolte da mute bandiere. L'Irak, già. L'ergastolo delle bombe. Fine pena mai. Alessandra Cristofani