I lavori sono già iniziati oggi come dimostra la nostra foto: ed i primi pezzi della preziosa collezione dell'argentino Fabio Frachtenberg sono giunti a Gubbio per essere esposti nell'attesa mostra ‘Dinosauri di Gubbio - Sulle tracce dell'estinzione’, che si terrà al complesso di San Benedetto in due fasi, dal 27 febbraio, giorno dell’inaugurazione, al 17 maggio e successivamente, sempre nello stesso luogo, dal 15 settembre al 1 luglio 2016.
Un evento che punta a ripercorrere le orme e i fasti della Mostra promossa dalla Fondazione Carisp perugia tra il 2010 e il 2011 a Palazzo dei Consoli. Con la differenza che stavolta il tempo non sarà tiranno. E il contenitore è un nuovo gioiello architettonico restituito alla pubblica fruizione, il complesso di San Benedetto a due passi dalla Gola del Bottaccione, famosa al mondo per le tracce di iridio stratificate nelle rocce, collegate alla teoria della scomparsa dei dinosauri.
E proprio a questi giganti estintisi 65 milioni di anni fa, è dedicata la mostra presentata sabato mattina dal sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore Lorenzo Rughi, l’amministratore unico di ‘Gubbio Cultura Multiservizi’ Roberto Tanganelli, che si occuperà della parte organizzativa, e il presidente del GAL Alta Umbria Mariano Tirimagni, che ha finanziato in parte l’operazione.
L’esposizione, di proprietà dell’argentino Fabio Frachtenberg, verrà allestita all'interno del complesso benedettino olivetano, appena ristrutturato grazie al cofinanziamento ‘otto per mille’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Qui nel 2009 è stato inaugurato il laboratorio multimediale ‘Archivio della Terra’, che documenta lo stretto legame tra Gubbio, la scomparsa dei dinosauri e la Gola del Bottaccione, evidenziato dagli studi di Luis e Walter Alvarez nella sua portata scientifica. E perfettamente colto, nelle potenzialità divulgative per la città, da Dino Clementi, promotore della valorizzazione di tale scoperta, e poi da sua moglie Fernanda Faramelli. I fossili provengono per la gran parte dal Sud America e dalla Patagonia, in particolare.
La mostra e gli itinerari a essa collegati permetteranno a singoli, gruppi, famiglie e soprattutto scuole di conoscere, a diversi livelli di approfondimento, una parte importante della storia della vita sulla terra.
Immagini e interviste dalla presentazione di sabato stasera nel Trg sera delle 19.30 e delle 20.20 e un più ampio servizio nel "Trg Plus" delle 20.50.
Gubbio/Gualdo Tadino
16/02/2015 16:14
Redazione