Un monito ad usare il "buon senso e la ragione" nell'utilizzo dei botti e nel bere bevande
alcoliche la notte del 31 dicembre, arriva dall'Azienda ospedaliera di Perugia, questura e dalle altre forze dell'ordine.
Durante una conferenza stampa congiunta, che si e' svolta presso il solone d'ingresso del Santa Maria della Misericordia, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera ha ricordato l'obiettivo dell'iniziativa. Quello di "sensibilizzare, con l'aiuto della stampa, l'opinione pubblica sui comportamenti corretti da tenere perche' una giornata di festa rimanga tale". "Vogliamo testimoniare ed evidenziare in questi casi - ha detto Orlandi - la funzione assistenziale del 118, del pronto soccorso e della clinica ortopedica e traumatologica, oltre che l'attivita' di controllo e prevenzione portata avanti dalle forze dell'ordine".
Da meta' dicembre sono iniziate infatti le verifiche e i controlli della polizia per quanto riguarda la regolarita' di prodotti pirotecnici (fuochi artificiali, petardi, razzi, e
altro). Sulla base delle direttive del ministero dell'Interno e del questore, secondo quanto ricordato dal commissario capo Claudio Giugliano, "si fanno controlli a tappeto a chi vende questi prodotti per verificare che non lo facciano persone non autorizzate e che gli autorizzati vendano solo botti regolari". L'appello lanciato della polizia e' quindi quello di comprare solo nelle rivendite autorizzate con licenza prefettizia. Per la vendita a minorenni, e' stato inoltre evidenziato, e' prevista la sospensione della licenza e nei casi piu' gravi anche la revoca. Su come riconoscere la regolarita' dei botti si e' poi
soffermato il sostituto commissario e responsabile del settore armi, Roberto Rughetti. "Tutti gli artifici pirotecnici, compresi i petardi - ha detto -, devono riportare l'etichettatura, comprendente la marcatura Ce, il peso lordo e quello netto, quantitativo di principio esplodente e istruzioni d'uso".
L'auspicio espresso nel corso dell'incontro e' che anche stavolta si confermi "la controtendenza gia' verificata lo scorso anno". In Umbria, come hanno sottolineato il professor Auro Caraffa, direttore della clinica ortopedica e traumatologica, e
Gianfranco Aloia, vice primario del 118 e del pronto soccorso, lo scorso anno non ci sono stati danni gravi, sia per quanto riguarda l'uso dei botti che per incidenti d'auto provocati dall'abuso di alcol. Durante il Capodanno 2012, l'ospedale ha infatti registrato un solo caso importante provocato dallo scoppio di un petardo, quattro incidenti stradali, nove casi di abuso di alcol e 3 casi invece per sostanze stupefacenti. "Siamo comunque ben organizzati per affrontare qualsiasi situazione di emergenza offrendo il massimo della prestazione sanitaria possibile", hanno osservato Caraffa e Aloia. I quali hanno successivamente ricordato i danni "gravissimi" provocati dai botti" con le sedi piu' colpite (mani, arti superiori, volto, occhi, padiglioni auricolari) e le principali lesioni (ustioni,
ferite, ampie lacerazioni e sfacelo traumatico di tessuti, fino ad amputazioni).
La raccomandazione di Caraffa e' anche quella di fare attenzione al giorno seguente la notte del 31 dicembre. "Mentre gli adulti sono piu' colpiti dopo la mezzanotte - ha spiegato -, i bambini possono avere conseguenze gravi in seguito perche' raccolgono da terra petardi inesplosi". Per quanto riguarda i controlli su strada, il vice questore aggiunto della polizia stradale Maria Antonietta Vinti, ha affermato che verranno potenziati i servizi di vigilanza, "perche' la maggior parte degli incidenti stradali sono causati dallo stato alterato provocato dall'uso di alcol". Il suo invito e' stato quindi quello di far guidare "solo persone che non hanno fatto uso di sostanze alcoliche".
Perugia
31/12/2013 08:10
Redazione