Una nuvola di polvere dalla cementeria di Ghigiano. E si apre una polemica. Alla fine e' l'Arpa, agenzia regionale protezione ambiente, a chiudere il caso con un chiarimento: nessun problema all'impianto Colacem.
La vicenda è datata sabato 29 agosto quando tra le ore 11 e le 14 una nuvola di polvere appare sopra l'impianto cementiero eugubino, ma sul sito di Arpa manca la pubblicazione dei monitoraggi in quel lasso temporale di 3 ore: ad evidenziare la questione è il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, che annuncia una interrogazione alla Giunta regionale per "fare chiarezza sulle cause del guasto occorso alla centralina".
"Nessuna criticità ambientale - replica in una nota il gruppo cementiero eugubino Colacem che spiega la genesi della fuoriuscita: "altro non era che un residuo di marna di cava utilizzata per la preparazione del cemento, quindi prodotto assolutamente naturale".
Nel pomeriggio è Arpa a chiarire il tutto con una nota in cui spiega perchè i dati di cui parla De Luca non sono stati riportati sul sito. Tutti i gestori degli impianti, nel trasmettere i dati delle emissioni ad Arpa, distinguono tra i valori rilevati nei periodi di normale funzionamento, classificati dal software come “validi” (e quindi da confrontare con i valori limite) e i valori rilevati nei periodi di non normale funzionamento (ad esempio durante un guasto), classificati dal software come “non validi” (e quindi da non confrontare con il valore limite). Questi ultimi dati sono comunque trasmessi ad ARPA, ma essendo “non validi” fiscalmente, convenzionalmente non vengono pubblicati nel sito, ma sostituiti da asterischi (*). E' accaduto ad esempio nel mese di gennaio o di febbraio, in cui l’impianto non era in normale funzionamento. In sostanza, Arpa spiega che i dati ci sono, sono rilevati e trasmessi ad Arpa, ma non pubblicati perchè ritenuti non utili al monitoraggio.
Si stempera così una polemica nata nei giorni scorsi da segnalazioni sul web provenienti dai movimenti ambientalisti, supportati da WWF e dal rappresentante regionale del M5S, e chiarite dunque dall'Agenzia regionale. Il tutto a margine della vicenda inerente la richiesta di Colacem e Barbetti di utilizzare il CSS (combustibile solido secondario) a partire dal prossimo 1 gennaio 2021, richiesta che è sul tavolo dell'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Morroni, che a sua volta è in attesa delle risultanze del lavoro del Comitato tecnico scientifico chiamato a delineare la fotografia del ciclo dei rifiuti in Umbria.
Il caso di oggi, prontamente chiarito dagli organi competenti, esula da tutto questo, ma riflette un clima di tensione piuttosto evidente.
Gubbio/Gualdo Tadino
02/09/2020 18:19
Redazione