Oggi pomeriggio alla Sperelliana la presentazione della pubblicazione ‘A Gubbio…è tornato il cantastorie’

Verrà presentata oggi sabato 19 dicembre alle ore 17 presso la Biblioteca Sperelliana la nuova pubblicazione della ‘EFG – Edizioni Fotolibri’ curata da Nazareno Darena e intitolata ‘A Gubbio… è tornato il cantastorie’. Darena, nel riproporre, in prosa e in rima, un genere letterario dei tempi passati ma sempre attuale nella sua freschezza narrativa e popolare, narra di personaggi e fatti eclatanti della comunità locale ma anche di uno scenario più vasto. Si parla di S. Francesco e il Lupo, di Oderisi e Mastro Giorgio, di Vittoria Accoromboni e Battista Sforza ma anche dei famigerati briganti ‘Zigo’ e ‘Cinicchia’. Perfino Papa Benedetto XVI entra nei ritratti del ‘cantastorie’, con il clamore della sua scelta di abbandonare il soglio di Pietro. Figura tradizionale della letteratura orale e della cultura folklorica, la figura del cantastorie deriva da epoche lontane, con gli aedi e rapsodi greci, giullari, menestrelli, bardi celtici, trovatori o trovieri del Medioevo francese e nella scuola poetica siciliana. Nei tempi più recenti del secolo scorso, era un artista di strada che si spostava nelle piazze e raccontava con il canto gesta del passato ma anche fatti e avvenimenti contemporanei, in genere accompagnandosi con una chitarra, ma anche con altri strumenti come la fisarmonica (o la lira in tempi più remoti). I cantastorie si aiutavano con un cartellone disegnato su cui veniva raffigurata la ‘cantata’, descritta nelle principali scene. La loro opera era remunerata con le offerte degli spettatori o con la vendita di foglietti volanti, su cui era descritta la trama. Dopo gli anni '50, con l'avvento del vinile, queste storie venivano incise e vendute su dischi, prima a 78 giri poi 45, e la figura del ‘cantastorie in carne e ossa, iniziò a scomparire.