Onoreficienza per il medico eugubino Luigi Panata: nominato Ufficiale al Merito dal Presidente della Repubblica Mattarella

Prestigiosa onoreficienza per il medico eugubino Luigi Panata: in una solenne cerimonia svoltasi ieri sera al Quirinale, il 68enne medico e presidente dell'associazione "L'Impegno", è stato nominato Ufficiale al Merito dal Presidente della Repubblica Mattarella nell'ambito dei riconoscimenti per chi opera nel sociale. Erano 30 gli italiani distintisi per atti di eroismo, iniziative di solidarietà, inclusione sociale, promozione della cultura, legalità e contrasto alla violenza. Tra questi il medico eugubino protagonista della missione umanitaria condotta dalla sua associazione onlus "L'Impegno" in Burkina Faso.

Luigi Panata è stato nominato Ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana "per la sua preziosa opera volontaria di soccorso medico e umanitario offerta da molti anni in Burkina Faso".

E le sue prime parole sono andate proprio all'associazione di cui fa parte: "Un premio non solo per me ma per tutti i volontari della associazione - ha detto emozionato Panata. Era il 2007, poco più di 10 anni fa, quando fu fondata l'associazione  con l'obiettivo di dare un supporto materiale e strumentale ad alcune popolazioni africane, in particolare in Burkina Faso. Da allora tante missioni insieme alla moglie, Patrizia Scavizzi, e al medico oculista, attuale primario della Usl 1, Giovanni Sbordone, con l'ottico Gabriele Salciarini: nuova mission, quella di dare l'opportunità a larga parte della popolazione locale di beneficiare di interventi chirurgici gratuiti (cataratta) che in molti casi hanno letteralmente restituito la vista ai pazienti. Nel villaggio di Nanoro è stato costruito negli anni un vero reparto ospedaliero, sono stati costruiti pozzi per l'acqua e sono state promosse iniziative educative per i più piccoli. Non sono mancati anche momenti difficili, come nel gennaio di 2 anni fa quando la capitale del Burkina Faso è stata teatro di un attentato terroristico, e anche a Gubbio vi furono giorni di grande apprensione per la sorte della missione eugubina, presente ad un centinaio di chilometri dalla zona colpita.