Arriva lo stop dalla Prefettura di Perugia all'ordinanza emessa ieri dal sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, che prevedeva il divieto di spostamenti in uscita ed entrata (verso e da Gubbio) per i suoi concittadini, all'indomani degli episodi incresciosi di assembramento avvenuti venerdì 15 maggio a Gubbio in centro storico: il timore di un possibile focolaio e dunque di innescare una serie di contagi, aveva indotto il primo cittadino gualdese al provvedimento, per altro criticato nelle forme ("capisco la preoccupazione ma non sono stato neanche preavvisato") anche dal collega di Gubbio, Stirati.
L'ordinanza del sindaco di Gualdo Tadino, però, non e' in linea con il decreto nazionale, come si evince dalla laconica comunicazione della Prefettura di Perugia. “I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali, né eccedendo i limiti di oggetto di cui al comma 1”. Che tradotto significa che l'ordinanza del comune di Gualdo non sarebbe valida se applicata.