Le notizie di queste ore su un nuovo Patto per la Salute con l’ok del Governo ed il via libera della conferenza delle Regioni, dimostrano quanta urgenza ci sia nel compiere scelte coraggiose anche nel nostro territorio, rispetto alla riorganizzazione ed implementazione del personale in sanità. L’Ospedale comprensoriale di Gualdo Tadino – Gubbio, ha una enorme capacità attrattiva ed espansiva, lo dimostrano i numeri e la fiducia crescente anche di tanti cittadini di fuori regione, per questo necessita di tutta l’attenzione che merita, visto che rappresenta una grande risorsa strategica per la sanità umbra e non solo, anche dal punto di vista della collocazione geografica e dei collegamenti veloci sia con il capoluogo di regione che con le vicine Marche. Urgono pertanto anche alla luce delle recentissime novità normative scelte decise e coraggiose che competono sia alla Regione che alla ASL Umbria 1. Di seguito a mio avviso alcuni (certamente non esaustivi) interventi necessari nell’immediato, che mi permetto di sollecitare con estrema urgenza:
- Il potenziamento del personale nei reparti strategici e di base, che possano garantire una turnazione congrua rispetto ai pazienti assistiti nei reparti e negli ambulatori, anche attraverso una ormai necessaria revisione strategica della turnazione medesima in altri nosocomi della ASL Umbria 1 dove i numeri dei pazienti assistiti sono di gran lunga inferiori, ed i medici ed il personale che vi opera potrebbero essere molto utili nel nosocomio di Branca.
- In attesa dell’espletamento dei concorsi per la copertura delle figure apicali vacanti a Branca, si proceda senza indugio per garantire la più alta continuità operativa delle strutture e delle prestazioni attraverso strumenti contrattuali che consentano l’impiego delle figure di altissima professionalità che hanno in questi anni contribuito alla costante crescita dell’ospedale comprensoriale, un esempio (non l’unico) quello del Dott. Edoardo Minciotti nel reparto di Chirurgia.
- Si punti con decisione alla valorizzazione sotto diversi aspetti delle eccellenze su scala regionale e nazionale presenti nel nosocomio di Branca, quali tra i tanti il Centro Regionale di Fibrosi Cistica ed il centro Ictus, dotandoli del personale e delle strumentazione necessaria.
- Si faccia immediatamente un’analisi approfondita degli ingiustificati squilibri, fra le strutture dell’emergenza urgenza quale è l’ospedale di Branca e le altre strutture con le medesime caratteristiche che spesso con minori prestazioni erogate sia in termini quantitativi che qualitativi possono contare su più personale e più tecnologia.
Da questo sintetico e sicuramente non esaustivo quadro, emergono con chiarezza due aspetti:
- L’Ospedale di Branca merita da subito un’attenzione particolare da parte di Regione ed Asl Umbria 1 perché ha saputo guadagnarsi sul campo, fiducia ed autorevolezza, certificati da numeri e qualità delle prestazioni in costante crescita.
- Il Nosocomio comprensoriale è una risorsa strategica per la sanità Umbra essendo lo stesso diventato, ormai da tempo punto di riferimento strategico di tantissimi pazienti umbri e marchigiani.
Sono certo che il territorio e le sue istituzioni sapranno, tutti insieme, costruire un confronto di merito su un tema così fortemente sentito dai cittadini, vista anche l’urgenza di dare seguito agli impegni anche economici già assunti con atti da Regione ed Asl Umbria 1 sul recupero dei due vecchi ospedali di Gualdo Tadino e Gubbio, interventi strategici e complementari per medicina del territorio, la riabilitazione, la risposta alle esigenze dei cittadini più fragili e svantaggiati.
Auspico pertanto in prima istanza che ci si possa confrontare prima possibile con l’Assessore Coletto (già più volte sollecitato in tal senso) al fine di condividere sin da subito il percorso di interventi necessari a dare le giuste risposte alle esigenze dei cittadini.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/12/2019 18:50
Redazione