Lo scorso giovedì il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ha avuto un lungo e articolato confronto con Gilberto Gentili, direttore generale USL Umbria 1, Teresa Tedesco, direttore sanitario USL Umbria 1 e Paola Tomassoli, direttrice del Distretto Sanitario Alto Chiascio. Stirati ha enfatizzato criticità e carenze circa l'ospedale di Branca a tutti i livelli, dai primariati alle unità mediche e infermieristiche, criticità che sono state riportate anche da operatori, associaizoni e opinione pubblica. Oltre ad affrontare la questione del personale, sindaco e vertici della sanità umbra si sono confrontati anche sulle tecnologie in dotazione dell’ospedale di Gubbio “che da alcuni anni - ha sottolineato il sindaco - non riceve nuove strumentazioni. Ho anche chiesto" - aggiunge Stirati - che l’ospedale possa rimettersi in linea con l’attività ordinaria di tutte le prestazioni, soprattutto nel caso delle cronicità: non possiamo immaginare che ci siano persone adulte o anziani costretti a recarsi in ospedali di sedi lontane. Allo stesso modo è quanto mai necessario un adeguamento dei servizi: solo per citare un esempio ho fatto presente, su sollecitazione dell’associazione Amici del cuore, la necessità di una attivazione dell’ambulatorio dello scompenso”.
Al centro della discussione anche la situazione delle vaccinazioni: “Anche il direttore Gentili ha sottolineato come nel nostro distretto si sia lavorato speditamente e si stia continuando a farlo - spiega il sindaco - ora l’impegno, ma ovviamente questa è questione nazionale, è quello di coprire le fasce di popolazione che ancora non hanno ricevuto il vaccino, sia in virtù del maggiore movimento dei giovanissimi in questo periodo estivo, sia in vista della riapertura delle scuole. Non solo: esiste ancora una fascia di popolazione che non si è sottoposta al vaccino anti Covid: su informazione e sensibilizzazione siamo ancora chiamati, tutti insieme, a lavorare”.
Anche il tema del consultorio è stato al centro del confronto, “poiché - spiega Stirati - da parte di chi si occupa di temi al femminile è stata manifestata una seria preoccupazione in relazione alle previsioni programmatorie in materia di consultori: se i parametri che saranno adottati, come sembra, saranno quelli di un consultorio ogni 100mila abitanti si rischia un serio problema di accessi e disponibilità. Naturalmente si tratta di una problematica che va inquadrata nelle politiche regionali e nazionali. Certo è - chiude il sindaco - che si tratta di temi che agitiamo da sempre, non scopriamo certamente ora le questioni sanitarie, che abbiamo posto alla precedente giunta regionale e che stiamo continuando a porre anche ora, senza remora alcuna. Non abbiamo avuto difficoltà ad assumere una posizione forte sulla questione del laboratorio analisi come non abbiamo avuto difficoltà a fare argine all’ipotesi di trasformare l’ospedale di Gubbio in ospedale Covid. Difendiamo e difenderemo sempre i nostri servizi sanitari, il personale e, più in generale, il lavoro e l’efficienza del nostro presidio ospedaliero”.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/07/2021 14:02
Redazione