Partite Iva, in Umbria crollo del fatturato nell'ultimo decennio: i dati di Mediacom 043

L'Umbria delle Partite Iva esce con le ossa rotte dalla crisi, con oltre dieci milioni di euro andati in fumo dal 2008 al 2015. Lo rileva il nuovo rapporto di Mediacom 043 elaborando i dati del ministero delle Finanze relativi alle denunce dei redditi dal 2009 al 2016. In sette anni il fatturato delle imprese e dei professionisti è sceso del 23,4% rispetto a duna media nazionale, che seppur negativa ( solo la Basilicata ha valori positivi ) si assesat sull'11,9 % . Una debacle ampiamente prevedibile visti i dati già noti del Pil regionale abbondamentemente sotto la media italiana .

Nella parte bassa della classifca, Molise, Calabria , Friuli, Sardegna e poco sopra le vicine Marche. Umbria malissimo durante la recessione anche per quanto riguarda il fatturato medio delle Partite Iva. Il calo umbro è stato oltre il doppio di quello medio nazionale (-19,8% contro -8,2%). "Nella regione – commenta il direttore di mediacom Giuseppe Castellini - è andato in fumo quasi un quarto del fatturato pre crisi di imprese e professionisti, mentre in Italia è andato in fumo poco più di un decim". Segnali di ripresa si intravedono nelle dichiarazioni dei redditi presnetate al fisco nel 2016, ovvero sull'anno d'imposta 2015 dove torna finalmente il segno più con lo 0,6 % rispetto ad un'Italia che tuttavia cresce dello 0,8. L'inversione di tendenza è ancora più marcata analizzando il fatturato medio 2016 cresciuto rispetto alle dichiarazioni 2015 del 4,2%.

Un'ultima analisi rigiarda il numero di partite iva presneti in Umbria: tra il 2009 e il 2015 , in sette anni, sono state chiude oltre 3300 partite iva . Da notare che gran parte di questa flessione è avvenuta nell’ultimo anno, un fatto che tuttavia, secondo Castellini, va letto nel modo corretto : " Non deve preoccupare il calo delle Partite Iva, se questo significa avere imprese e professionisti attivi con più fatturato medio e quindi a maggiore produttività”. Nessun canto di vittoria, tuttavi, per capire se e in che misura la ripresa è iniziata , occorre attendere i dati 2017 relativi all'anno d'imposta 2016