Un viaggio a piedi di 70 km, in 4 tappe, intorno al Trasimeno, per dimostrare che con le gambe e con il cuore si puo' andare oltre il diabete. E' questo il messaggio che 20 ragazzi, dai 15 ai 20anni, nati con il diabete di tipo uno, hanno voluto lanciare non solo ai loro coetanei che anche con patologie di questo tipo, ci si puo' riappropriare di un buona parte della qualita' di vita. Un percorso, appena concluso, organizzato dalle onlus Agd Umbria e Afaid Marche, che ha impegnato il gruppo, composto da ragazzi provenienti da Marche e Umbria, seguiti da 10 operatori sanitari, del centro ospedaliero Pediatrico di Ancona e dai diabetologi Valentino Cherubini, coordinatore del progetto e Giulia Berioli di Perugia. Non sono mancati, durante le varie soste, momenti pedagogici ed introspettivi in cui i ragazzi hanno condiviso le loro impressioni sull'esperienza che stavano vivendo ed il loro rapporto in generale con le sfide quotidiane nella gestione del diabete di tipo 1. Una patologia che, nel nostro Paese, coinvolge o meglio stravolge il quotidiano di circa 20 bambini e ragazzi, e conseguentemente quello delle loro famiglie. Ecco perchè questa 'impegnativa marcia della speranza' , promossa (associazioni onlus) assume i connotati di un' autentica impresa, resa possibile anche dall'odierna tecnologia biomedica.