Progetteranno un'installazione artistica multimediale che unira' arti visive e sonore i 48 allievi degli gli istituti di alta formazione artistica e universitaria di Perugia e di altre citta' italiane impegnati in un workshop in programma nel capoluogo umbro il 30 maggio e il primo giugno. Iniziativa che fa parte del programma per la
candidatura a capitale europea della cultura nel 2019.
L'appuntamento e' stato presentato oggi dal presidente della Fondazione Perugiassisi Bruno Bracalente e dal rettore dell'Universita' per Stranieri Giovanni Paciullo.
Al centro del progetto ci sara' l'interpretazione dell'identita' di Perugia attraverso un'installazione multimediale, ispirata al motto coniato nel 1970 da Norman McLaren: L'occhio sente, l'orecchio vede. The sound identity of places, questo il nome dell'appuntamento, e' stato ideato da Paolo Belardi (nella foto), direttore dell'Accademia di belle arti Pietro Vannucci Perugia, presente oggi alla conferenza stampa, in collaborazione con Piercarlo Pettirossi, responsabile delle attivita' sul territorio e rapporti con le altre citta' candidate della Fondazione Perugiassisi 2019, oltre che con Bas Ernst, responsabile culturale dall'ambasciata dei Paesi Bassi a Roma.
Il workshop sara' introdotto dalle lezioni di Alberto Grohmann sui caratteri identitari di Perugia e di Valeria Menchetelli sull'evoluzione morfologica di Via Mazzini. Sara' condotto da Dick Rijken e Tijs Ham, direttore e docente dello Steim, il prestigioso istituto olandese di ricerca sul suono e le sue applicazioni.
Il laboratorio prevede il coinvolgimento di una sessantina tra docenti e studenti provenienti da tutta Italia. Coinvolgera' Universita' degli Studi e quella per Stranieri di Perugia, il conservatorio di musica Francesco Morlacchi e le istituzioni di citta' quali Bergamo, Genova, Roma, Milano, Pisa, Terni, Urbino, Venezia, Verona, ma anche le cinque candidate inserite insieme a Perugia nella short list per il titolo di Capitale europea della Cultura 2019. L'intento - e' stato spiegato - e' di costituire un "primo, tangibile esempio di condivisione progettuale e di collaborazione operativa in vista di cio' che potrebbe essere Italia 2019".
I progetti, sviluppati nel corso delle tre giornate, saranno presentati pubblicamente domenica 1 giugno alle 17.30 nella Biblioteca dell'Accademia. Nella stessa occasione, un Grand Jury, composto da autorita' e da esperti del settore, valutera' le proposte, assegnando un riconoscimento simbolico alla piu' meritevole.
Bracalente ha parlato di "iniziativa di grande valore, un evento semplare da tanti punti di vista". "A partire - ha aggiunto - dai contenuti perche' interessa l'identita' della citta' ed esprime il concetto di unita', molto importante per la candidatura di Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria, e di collaborazione fra le nostre istituzioni accademiche. E' inoltre un esempio di competizione cooperativa, perche' coinvolge tutte le finaliste in gara per il titolo di Capitale europea della Cultura".
"Voglio ancora una volta confermare - ha detto il rettore Paciullo - la convinta cooperativa adesione a Perugia 2019 e sottolineare l'entusiasmo per i passaggi positivi fatti fino ad ora. Questa iniziativa e' una prospettiva del futuro anche al di la' della candidatura perche' afferma come le istituzioni possano contribuire a quello che le nuove generazioni ci chiedono. Perugia capitale e' nuova offerta per le nuove generazioni, ecco perche' ci stiamo impegnando". "Sara' una festa della gioventu' - ha spiegato Belardi un'esplorazione e sperimentazione neoumanistica perche' mette in gioco piu' discipline. Sara' un lavoro che costruira' un ritratto multimediale della citta' focalizzandosi su via Mazzini, una via unitaria che trasuda storia".
Perugia
24/05/2014 11:02
Redazione