Toni accesi e confronto a tutto campo nel summit di ieri pomeriggio svoltosi a Fabriano presso i locali della Comunità Montana: sul tavolo l'annosa questione della Perugia-Ancona con i nodi legati ai mancati pagamenti delle spettanze per le imprese subappaltatrici umbre (che attendono cifre complessive per oltre 40 milioni) rimaste all'asciutto dopo il concordato concesso al general contractor Astaldi, e il conseguente stop dei lavori sul tracciato marchigiano che manca ancora all'appello.
L'incontro era presieduto dalla Governatrice dell'Umbria, Catiuscia Marini insieme al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, presenti anche gli assessori regionali alle infrastrutture, Giuseppe Chianella e Anna Casini, il presidente della società Quadrilatero, Guido Perosino, e in platea i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle imprese impegnate nei lavori della Perugia-Ancona.
“La completa realizzazione della strada Perugia-Ancona rappresenta una indiscutibile priorità e resta ferma la forte volontà delle Regioni Umbria e Marche per il raggiungimento di questo obiettivo. Deve però essere altrettanto chiaro che non consentiremo che ciò possa avvenire danneggiando i nostri sistemi delle imprese, come purtroppo sta dimostrando il caso della crisi ‘Astaldi’. Per questa ragione la condizione prioritaria è che si trovi un modo per pagare le imprese creditrici che hanno effettuato i lavori ma non sono state pagate" hanno affermato all'unisono Marini e Ceriscioli, puntando il dito contro Quadrilatero - che ha avuto dalla sua i finanziamenti per completare l'opera - e contro il Governo che in queste settimane non ha accelerato i tempi per risolvere la questione, resa ancora più intricata dalle norme del Codice Appalti.
Da novembre le aziende invischiate nella questione - molte anche dell'Eugubino-Gualdese - attendono risposte o quanto meno l'annunciato Tavolo ministeriale con il ministro Toninelli che sembrava cosa fatta al termine dell'incontro svoltosi a novembre in Provincia con i parlamentari umbri: fissata una prima data a metà dicembre, l'iniziativa è saltata causa assenza del ministro stesso e tutto è stato rinviato sine die.
Invece "non è più rinviabile ormai la convocazione di un tavolo formale che affronti la complessa situazione – ha sottolineato la Marini - a partire dalla crisi della società Astaldi, cosi come abbiamo da tempo chiesto al ministro Toninelli. Tavolo che deve vedere la partecipazione in primo luogo di Anas, in quanto proprietaria al 93 per cento della società Quadrilatero, del Ministero delle infrastrutture, del Ministero per lo sviluppo economico per l’importanza che questa opera riveste per il tessuto economico dei territori interessati, dei Commissari della procedura concordataria in continuità per Astaldi, e ovviamente le due Regioni ed i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori dei territori. È infatti necessario avviare immediatamente un percorso che renda possibile la ripresa dei lavori e dei cantieri per il completamento dell’opera, evitando però che ciò avvenga a danno delle imprese e dei lavoratori”.
Perosino ha garantito di voler trovare una strada risolutiva attraverso il dialogo e il Tavolo ministeriale è l'unico luogo deputato a individuare una via d'uscita. Vicini all'esasperazione invece i rappresentanti delle imprese coinvolte loro malgrado nella vicenda: "I soldi ci sono, l'opera è finanziata, non si capisce cosa si aspetti per trovare una soluzione - hanno ripetuto da ANCE Umbria mentre alcuni imprenditori hanno dichiarato una sorta di ultimatum: se entro due settimane non si avranno novità o non sarà convocato il Tavolo Ministeriale, non si escludono subito azioni clamorose di protesta anche lungo lo stesso tracciato viario della Perugia-Ancona.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/01/2019 09:49
Redazione