E’ stato arrestato nella giornata di oggi il molestatore seriale cui sarebbero ricondotti ben 42 casi sicuri di aggressioni, perpetrate nel centro cittadino a partire da settembre 2013. L’uomo, un 46enne perugino, pasticcere di professione, incensurato, è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale continuata, lesioni personali e atti osceni, ritenuto responsabile di almeno l’ottanta per cento delle circa 49 aggressioni sessuali avvenute nel capoluogo umbro, che hanno creato negli ultimi mesi un clima di grande paura. Il Pubblico Ministero Dott.ssa Gemma Miliani, ha condiviso le tesi investigative dei carabinieri e ha richiesto al giudice di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le aggressioni a sfondo sessuale erano avvenute fra settembre 2013 e giugno 2014, tutte alle prime ore del giorno, tra le 5.30 e le 7.30 ai danni di numerose vittime femminili, di ogni età e che per ragioni di lavoro o di studio si trovavano la mattina presto a camminare per strada, sole. Il modus operandi del maniaco era sempre lo stesso: si avvicinava alle spalle delle vittime, fuggendo con abilità immediatamente dopo averle ‘palpeggiate’ con forza, causando in qualche caso anche lesioni, senza parlare e tenendo sempre il volto abbassato; l’abbigliamento indossato, ovvero un giubbotto K-way di colore azzurro, con cappuccio con scarpe da ginnastica nelle giornate piovose, che alternava ad un abbigliamento più pesante nei mesi invernali, con un giubbotto tipo ‘Woolrich’ di colore scuro, ed un cappellino di lana con una sciarpa per celare il volto e rendere difficoltoso il riconoscimento.
Grazie al lavoro delle forze dell'ordine con servizi coordinati tra polizia e carabinieri di osservazione, controllo e pedinamento dalle prime ore dell’alba a marzo scorso la svolta decisiva quando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Perugia hanno fermato e identificato un uomo di media età che, per fattezze fisiche e per l’abbigliamento coincideva con le descrizioni fatte dalle vittime. Acquisite tutte le denunce delle donne nell’arco di un anno, i carabinieri hanno sovrapposto ogni singolo episodio di aggressione con i dati degli accessi e uscite ai varchi ZTL, tabulati telefonici, fatture e bolle di consegna relative all’attività imprenditoriale svolta dal pasticcere. Ogni accertamento svolto conduceva verso lo stesso uomo. Altro dato altamente indiziante a carico del 46enne perugino è stato il fatto che gli episodi di molestie sono improvvisamente cessati lo scorso luglio, quando su mandato della Procura sono state eseguite le perquisizioni nel laboratorio e a casa dell’indagato, dove si è proceduto al sequestro di tutti i capi di abbigliamento descritti dalle vittime e indossati dall’autore delle molestie. L’uomo, probabilmente sentendosi alle strette, si è ‘fermato’. Decisivo, illustrando alle vittime le immagini dell’indagato e degli indumenti sequestrati, il riconoscimento dell'uomo da parte di queste ultime. DA qui la decisione del giudice di aprire al pasticcere le porte del carcere evidenziando il pericolo di reiterazione del reato visto che gli episodi si erano ripetuti nel tempo e addirittura si erano fatti più vicini.
Perugia
12/01/2015 12:57
Redazione