Fa discutere la segnalazione di alcuni cittadini del Perugino che nelle ultime 48ore hanno avuto la spiacevole esperienza di veder sgorgare dai propri rubinetti acqua marrone. La zona "incriminata" è quella di Santa Sabina servita dal serbatoio Lacugnano, approvvigionato prevalentemente dall’acquedotto di Cannara.
Un disservizio o comunque una situazione anomala, sulla quale è intervenuta Umbra acque con una nota in cui tranquillizza: "Nella zona vengono effettuati regolarmente i controlli di potabilità dell’acqua, a cura sia della ASL Umbria 1 che di Umbra Acque, sulle due fontanelle pubbliche di via Quasimodo e di strada Lacugnano, come prescritto dalla legge. Come è possibile verificare sul sito www.lacquachebevo.it, esempio di trasparenza e democrazia partecipativa di cui va il merito alla Regione Umbria, alla ASL e all’ARPA, i campioni prelevati risultano normalmente conformi.
Nel caso specifico di via Pietro Pancrazi alle cronache del 16 ottobre, la colorazione rossastra riscontrata da un utente è verosimilmente da attribuire alla presenza residuale di idrossido di ferro nelle tubature che, proprio in ragione della colorazione, induce ad evitare l’uso potabile. Ad ogni modo il fenomeno è circoscritto ad alcuni siti collocati nelle parti terminali della rete idrica in cui si concentra il ferro, anche distaccandosi in modo evidente a causa di variazioni di pressione per picchi di consumi. A fronte della segnalazione, Umbra Acque ha immediatamente inviato un operatore per effettuare la pulizia della condotta (spurgo in gergo tecnico).
Al fine di migliorare il servizio reso all’utenza - conclude la nota di Umbra Acque - si provvederà ad intensificare la periodicità degli spurghi programmati sui 110 impianti di fine linea situati nei 38 Comuni serviti, anche valutando l’introduzione di dispositivi automatici".
Perugia
17/10/2018 09:32
Redazione