Perugia, albanese ai domiciliari dopo furto a prostituta

I carabinieri hanno arrestato un ventenne albanese (ora ai domiciliari) ritenuto responsabile di aver rapinato 100 euro ad una prostituta, un paio di mesi fa nell'appartamento della donna a Ponte San Giovanni. Secondo quanto riferito stamani in una conferenza stampa dai carabinieri, il giovane, al termine di un rapporto sessuale (che, a quanto sembra, aveva pagato con una banconota da 50 euro), aveva chiesto un bicchiere d'acqua per distrarre la donna, poi l'aveva immobilizzata, intimandole di consegnargli denaro e gioielli. La prostituta, italiana, appena il giovane si era allontanato, aveva avvisato il 112, ed ai militari aveva consegnato il bicchiere d'acqua, che e' stato esaminato in laboratorio dalla Sezione investigazioni scientifiche dell'Arma. Nel frattempo gli investigatori - e' stato riferito dal luogotenente Luciano Martinelli - visionando i tabulati telefonici, sono risaliti al numero di telefono cellulare che il rapinatore aveva utilizzato per contattare la donna. La sim-card e' risultata intestata ad un cinquantenne residente in provincia di Perugia, risultato poi il padre dell'indagato. Al giovane finito ai domiciliari, i militari sono arrivati anche sulla base delle informazioni della prostituta, che ha riferito della presenza di due tatuaggi sulle parti intime del rapinatore, uno a forma di stella e uno di cancro. All'esito delle indagini dei carabinieri, il gip Carla Giangamboni, su richiesta del pm Massimo Casucci, ha emesso l'ordinanza di custodia gli arresti domiciliari nei confronti del giovane per rapina aggravata, ordinanza eseguita dai militari della stazione di Ponte San Giovanni.