I poliziotti della Squadra Mobile hanno concluso una brillante operazione di Polizia Giudiziaria, assicurando alla giustizia un pregiudicato, già indagato per un grave reato commesso in città, resosi responsabile della violazione delle prescrizioni imposte dal giudice. Nello specifico, A.G., pluripregiudicato quarantenne perugino, con un provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia dello scorso agosto 2015, a seguito del fermo di indiziato di delitto eseguito a suo carico dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di questa Questura, era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, da scontare presso la sua abitazione di Perugia in via del Lavoro. L’accusa, per il soggetto, era piuttosto grave: nel luglio 2015, insieme alla sua compagna, erano stati sorpresi all’interno di un supermercato di Via Del Giochetto a rubare alcune bottiglie di superalcolici. Osservati e ripresi dal personale addetto alla vigilanza grazie al sistema di videosorveglianza a circuito chiuso, mentre si allontanavano dal negozio, il predetto personale cercava di fermarli per farsi riconsegnare il maltolto, ma l’addetto alla sicurezza veniva brutalmente schiaffeggiato dalla giovane, sbattuto al muro dal compagno e da entrambi minacciato di morte; le minacce erano del tenore: “ti ammazzo, tanto ho visto la tua faccia”, e poi “ti sparo”. Nella mattinata successiva, all’esito di ricerche ininterrotte, gli agenti delle “Volanti” riuscivano ad individuare i due rapinatori i quali, a loro volta, si aspettavano di essere prima o poi rintracciati, anche in quanto conosciuti nella zona. I due venivano sottoposti a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della Polizia Giudiziaria e, all’esito del giudizio di convalida, come accennato, l’uomo veniva sottoposto agli arresti domiciliari mentre la giovane compagna alla misura dell’obbligo di dimora a Perugia in via del Lavoro. Sempre gli uomini delle “Volanti”, qualche mese dopo, sorprendevano A.G. in totale violazione delle prescrizioni imposte dal giudice, atteso che veniva rintracciato alla guida dell’autoveicolo di proprietà della madre in Corso Cavour, dove era stato notato litigare con una giovane donna, e successivamente, dopo un doveroso controllo domiciliare, risultato ingiustificatamente assente. La segnalazione fatta al giudice competente consentiva al medesimo di emettere un nuovo provvedimento con il quale lo stesso G.I.P. disponeva l’applicazione, a carico dell’interessato, della misura cautelare in carcere, ritenuta più appropriata ed idonea. Nel pomeriggio, nel corso di un ordinario servizio volto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli uomini della Mobile, appena appresa la notizia dell’emissione del provvedimento a suo carico, hanno cercato di individuarlo. Il pregiudicato, come era facile prevedere, veniva infatti sorpreso nei pressi della sua abitazione e, a seguito della formalizzazione della cattura, accompagnato a Capanne. Numerosi i trascorsi giudiziari dell’arrestato, denunciato e sottoposto a vari provvedimenti restrittivi, dal 1991 ad oggi, per furto aggravato, estorsione, evasione, ricettazione, rapina aggravata etc.
Perugia
02/12/2015 12:49
Redazione