Il nascondiglio per la droga era l’officina in cui lavorava da qualche tempo, il tutto ovviamente all'insaputa del titolare. E così un 35enne, di nazionalità albanese, aveva architettato abilmente il proprio traffico di stupefacenti sfruttando un luogo decisamente insospettabile. Il transito di clienti però ha allertato la Polizia a cui sono bastati pochi giorni di appostamenti per avere chiara la situazione.
E' così scattato il blitz che ha smascherato un traffico di cocaina che gravitava intorno all'arrestato, trovato in possesso di 1,7 kg di stupefacente. L'operazione è stata illustrata oggi in una una conferenza stampa tenuta dal primo dirigente Giampaolo Bonafini e dal commissario capo Piero Corona. Un chilo e 200 grammi di cocaina erano stati nascosti accuratamente in una vicina scarpata dentro un barattolo con riso per assorbire l’umidità e pure dentro stracci avvolti in nastro adesivo; l’altro mezzo chilo è sbucato durante la perquisizione all'interno dell'officina.
Sul mercato il quantitativo avrebbe garantito almeno 3.500 dosi capaci di assicurare circa 250 mila euro di guadagno, mentre per l’acquisto potrebbero essere serviti tra gli 80 e i 90 mila euro. Quantitativi notevoli che fanno pensare al 35enne come a un grossista. Personaggio di cui non è stata rivelata l'identità perchè l'indagine intende ampliarsi ad eventuali complici, di certo c'è che il 35enne aveva precedenti penali, per droga e per reati contro il patrimonio, mentre è altrettanto certa la totale estraneità del proprietario dell’officina che, fidandosi dell'uomo, gli aveva affidato le chiavi e il telecomando della struttura. Nelle prossime ore si terrà l’udienza per la convalida dell’arresto; le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Claudio Cicchella.