Perugia, il saluto di Comotto: "Chiudere qui un onore". Santopadre: "Sarà un dirigente da Champions"

Non ha versato nemmeno una lacrima come hanno fatto altri e ben più illusti predecessori, ma l'emozione si tagliava con il coltello. Gianluca Comotto ha ufficializzato l'addio con la conferenza stampa al calcio giocato, un addio che lui stesso ha definito “un po' più dolce e meno traumatizzante” rispetto come accade per i calciatori che finita la stagione a maggio si concedono le vacanze estive per valutare cosa fare da grandi dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Non sarà così per Comotto, che nel frattempo continuerà ad allenarsi con la squadra di Bisoli fino al termine del campionato, cercando di dare il suo contributo e la vicinanza alla squadra in maniera diversa rispetto a pensare di frenare le avanzate degli avversari sulla linea difensiva. “E' un momento questo che speravo non arrivasse mai ed invece eccoci qua, lo sapete tutti il motivo per cui sono qui” esordisce con il sorriso sulle labbra l'ex Fiorentina e Cesena che prosegue: “Un capitano di una qualsiasi squadra però ragionba pensando sempre a quale sia il bene migliore er i propri compagni e in questa ottica capire anche quando è arrivato il momento di mettersi da parte. Ieri mi ha mandato un messaggio mio padre ricordandomi che da oltre trenta anni mi segue su ogni campo per vedermi giocare: è il coronamento del mio finale di carriera, ma sono molto fortunato. Innanzitutto perchè ho conosciuto un presidente come Massimiliano Santopadre che mi permetterà di proseguire la carriera in un mondo che a dir poco adoro ma soprattutto perchè la chiudo in una piazza come Perugia che mi ha dato tantissimo. Se mi chiedete quale sia il ricordo più bello, considerato un lungo passato in Serie A, l'Europa, Fiorentina e Torino, Serie B e tto il resto, non vi nego che non averei nessun dubbio a rispondere: la prima stagione al Perugia con la promozione in Serie B, semplicemente fantastica”. Comotto come detto anche prima continuerà ad allenarsi con la squadra, e potrà anche sedere in panchina perchè il regolamento non lo vieta. Intanto però bisogna cominciare a capire cosa fare dalla prossima stagione, anche se il giocatore di Ivrea sembra avere le idee chiare: “Ho voglia di imparare e sono pronto ad accettare qualsiasi ruolo all'interno della società. Serve l'umiltà per poter ricominciare da capo e io non vedo l'ora”. Chiusura con il presidente Massimiliano Santopadre: “Mi alzo in piedi dinnanzi ad un uomo come Gianluca, non posso che ringraziarlo per quello che ha fatto per noi. Lo vogliamo tenere al nostro fianco, sono sicuro che diventerà un dirigente da Champions”. Intanto la squadra ieri ha fatto le prove generali in vista dello Spezia: l'amichevole contro la Primavera di Recchi, ha visto Bisoli puntare ancora sul 3-5-2 provando davanti a Rosati, Belmonte, Volta e Rossi, Del Prete e Spinazzola sugli esterni con Molina, Prcic e Della Rocca central, davanti l'accopiiata Guberti e Bianchi. Nel secondo tempo spazio agli altri con il risultato finale che è stato di 6-2 con doppietta di Bianchi, tre reti di Ardemagni e sigillo di Aguirre. Tante soluzioni insomma con Bisoli che sembra intenzionato a dare spazio agli ultimi arrivati.