Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in servizio di controllo del territorio veniva inviato in zona periferica del Comune di Perugia per una segnalazione di una forte lite in corso all’interno di un appartamento fra un uomo ed una donna. Appena giunti sul posto gli agenti sin dalla strada potevano udire le forti grida provenire da un’abitazione. Raggiunta la porta di ingresso, dopo svariati tentativi senza ottenere alcuna risposta, si presentava agli operatori una giovane donna in lacrime ed evidente stato di agitazione, la quale presentava ematomi al volto e lividi alle braccia. Alla richiesta su cosa stesse accadendo la giovane donna riferiva di aver litigato con il proprio compagno il quale non accettava l’idea che la donna avesse rappresentato l’intenzione di lasciare l’uomo andando a vivere da una propria amica. Tale volontà aveva mandato su tutte le furie l’uomo il quale cercava di dissuadere la compagna strattonandola e spintonandola fortemente. La donna, una cittadina ucraina di 31 anni, uscita di casa con l’intento di portarsi in Questura con gli agenti al fine di formalizzare la denuncia di quanto subito veniva raggiunta lungo la strada, non dal compagno, un cittadino di origini albanesi classe 1982, il quale comparso velocemente dal piano superiore dell’abitazione in evidente stato di alterazione psicofisica, ricominciava ad urlare contro la donna terrorizzata. Gli agenti della Squadra Volante con non poca fatica cercavano di riportare alla calma l’uomo che, non curante della situazione posta in essere aggrediva ferocemente gli agenti colpendoli con pugni, calci e testate. Con l’intervento di un’ulteriore Volante l’uomo veniva tratto in arresto ed accompagnato presso la Questua di Perugia per le formalizzazioni di rito. Accompagnamento questo dove l’albanese sferrava colpi all’interno dell’autovettura di servizio tanto da costringere gli agenti a richiedere un intervento dei sanitari del 118. Giunti presso gli Uffici della Questura l’uomo, una volta sceso dall’autovettura continuava nella propria condotta di elevata violenza cercando di colpire chiunque si trovasse a tiro minacciando di morte i poliziotti intervenuti. L’approfondimento dei controlli ha fatto emergere che l’uomo, il quale presentava a proprio carico numerosi precedenti di Polizia in materia di stupefacenti, maltrattamenti in famiglia evasione e resistenza a Pubblico Ufficiale, si trovasse in regime di misura cautelare degli arresti domiciliari. Comunicati i fatti all’Autorità Giudiziaria che disponeva l’arresto dell’uomo per i reati di lesioni, violenza, resistenza, minacce gravi a Pubblico Ufficiale ed evasione, il quale, nella mattinata odierna, durante il rito direttissimo, veniva convalidato con l’applicazione della misura cautelare in carcere.