Perugia, si chiude con una vittoria il ritiro in Trentino: 1-0 ai geci del Panetolikos firmato Guberti

E' terminato di fatto ieri, con la vittoria sui greci del Panetolikos, il ritiro precamponato in Trentino del Perugia, con la squadra di Bucchi che nel primo vero test da cui cercare risposte più veritiere, non si è fatta trovare impreparata, sfoderando una buona prova e aggiudicandosi la vittoria per 1-0 grazie al gol di Guberti che ha spianato la strada ai suoi. La vittoria contro gli ellenici, assume un valore più preciso se consideriamo che gli stessi erano riusciti a piegare il Pisa di Gattuso, quindi una futura avversaria del grifo in B, pochi giorni e che al test non hanno preso parte gli acciaccati Volta, Del Prete, Belmonte, Fabinho e Alhassan. Bucchi ha mandato in campo i suoi con un 4-2-3-1, Rosati tra i pali, l'ultimo arrivato Imparato con Gualtieri e Monaco a comporre il pacchetto dei centrali con il reparto arretrato completato da Chiosa, Joss e Ricci a giostrare a centrocampo, con Vicaroni, Zapata e Drolè alle spalle dell'unico riferimento Di Carmine. Gambe imballate e qualche difficoltà di troppo in fase di costruzione della manovra, questi gli aspetti princiali evidenziati dai biancorossi, poche occasioni da una parte e dall'altra, con il Perugia bravo a chiudere gli spazi, nel secondo tempo Bucchi cambia come è normale in estate, completamente volto alla squadra mantenendo lo stesso schieramento tattico: in porta Elezaj, Patrignani, Gualtieri, Comotto e Chiosa a completare il pacchetto arretrato, Brighi e Zebli ad innescare la fantasia di Di Nolfo, Guberti e Bonaiuto alle spalle di Bianchi. A decidere la partita al 40' del secondo tempo Guberti lesto a ribadire in rete da distanza ravvicinataun pallone vacante sugli sviluppi di corner. Questo il commento a caldo di mister Bucchi: “Dal punto di vista fisico sono molto contento, qualcuno dei ragazzi è riuscito a sostenere per intero i 90 minuti, segno che ci siamo. Contro un avversario ostico abbiamo risposto con solidità, abbiamo capito che se lavoriamo da squadra possiamo fare grandi cose. Il Mercato? Non sono io a farlo, c'è Goretti e lui sa bene che oltre all'aspetto tecnico per me conta anche quello umano e caratteriale.