Più corri, più doni. A Gualdo Tadino l'Atletica Taino promuove raccolta fondi per l'Unitalsi

Più corrono, più vince la solidarietà.

A Gualdo Tadino l'Atletica Taino ha promosso per il 2020 il progetto "Correre verso nuovi orizzonti", presentato in sala consiliare dal presidente Mario Procacci con accanto i partners dell'iniziativa, l'Associazione Capezza del presidente Fausto Cambiotti e l'Unitalsi rappresentata da Daniele Anastasi. A fare gli onori di casa il sindaco Massimiliano Presciutti.

L'idea è semplice, ma dal grande portato umano: per ogni km che in questo 2020 ciascuno dei tesserati dell'Atletica correrà in una gara ufficiale, l'associazione sportiva verserà 3 centesimi ad un fondo di solidarietà a favore dell'Unitalsi di Gualdo Tadino. La stessa cifra la verserà l'Associazione Capezza e lo sponsor "Fazi Carni e Salumi" di Mauro Fazi, cosìcchè per ogni km corso da un atleta, saranno 9 i centesimi totali versati.

Nel 2019 l'Atletica Taino con i suoi runners ha percorso in gare ufficiali 13 mila km, l'obiettivo è aumentare questa quota attirando anche nuovi iscritti e motivando chi è già presente a correre di più per far aumentare il contachilometri e il donativo che a dicembre 2020 sarà consegnato all'Unitalsi insieme a Capezza e sponsor privato.

L'obiettivo: aiutare l'Unitalsi, che si occupa di assistenza e trasporto di malati e disabili, ad acquistare un pulmino da 9 posti capace di caricare anche 4 carrozzine contemporaneamente, per un costo totale di 34 mila euro."20 mila ce li ha donati la Fondazione Carisp – ha detto il presidente Daniele Anastasi – il sogno sarebbe riuscire a raccogliere con varie iniziative i restanti 14 mila ".

Per il sindaco Presciutti, che dell'inclusione ha fatto uno dei 4 must di questo 2020 insieme a investimenti, istruzione e innovazione, l'anno non poteva aprirsi in modo migliore, con una gara che non è solo podistica, ma di solidarietà.

Per l'Unitalsi entro la primavera arriverà anche la nuova sede presso i campetti di San Rocco che saranno riconsegnati con barriere architettoniche completamente abbattute dopo un intervento da 200 mila euro finanziato da Psr, Fondazione Carisp e Comune.

A questo punto, non resta che correre.