E' Demetrio Paolin con il romanzo "Conforme alla gloria" il vincitore della sezione Narrativa della IV edizione del premio umanistico "Onor d'Agobbio" svoltosi sabato a Palazzo Pretorio di Gubbio: il romanzo dedicato alla storia parallela di reduci dall'Olocausto e dal Terzo Reich ha stregato i 25 lettori della giuria popolare del premio che lo hanno preferito agli altri due finalisti, Romana Petri con "Il mio cane del Klondike" e Alessandro Moscè con "L'età bianca".
La rassegna, promossa dal Comune con la Fondazione Mazzatinti, la collaborazione dell'associazione Arte UnaLuna e da quest'anno con la Fondazione S.Anna, presentava cinque sezioni: quelle classiche della Narrativa, Saggistica, Poesia edita e inedita e la nuova sezione dell'Età verde dedicata ai libri per ragazzi.
In questa parentesi, introdotta da Isabella Giovagnoni, ad essere premiato è stato Franco Monacchia con il libro "Ragazzi inutili", che sarà utilizzato anche come testo per laboratori didattici in alcune scuole dell'Umbria: a premiarlo il presidente della Fondazione S.Anna, Roberto Stefanoni.
Nella Saggistica, introdotta dal presidente della Fondazione Mazzatinti, Gianfranco Cesarini, è stato premiato il libro "Il sogno di Solomeo" di Brunello Cucinelli, assente per concomitanti impegni all'estero: lo stesso stilista umbro ha chiesto al sindaco di Gubbio, Stirati, di ritirare il premio ripromettendosi di venire in città prossimamente.
Nella Poesia inedita, premio "Angelo Ferrante", sostenuto dal dr. Gino Brischi, è stato il 20enne di Tolentino, Riccardo Canaletti, a primeggiare con una suggestiva poesia dedicata al sisma. Menzione speciale anche per la giovane Alessandra Martini, appassionata scrittrice e poetessa in erba che è stata premiata per le sue composizioni.
Nella sezione Poesia edita, premio "Alessandro Sartori", coordinata da Anna Buoninsegni, sono stati tre i finalisti, e a sorpresa tra i 10 giurati è emerso un ex aequo: a vincere insieme sono stati infatti Davide Rondoni, con il libro di poesie "La natura del bastardo" di Mondadori editore e Gianmario Villalta, con il libro "Telepatia" edito da Lietocolle. Terza piazza per Isabella con “Una stagione d'aria”. La giuria tecnica di questo premio era diretta dal critico Franco Cordelli.
E' stato infine Umberto Piersanti, presidente della giuria della Narrativa, ad introdurre e intervistare i tre finalisti, Paolin, Moscè e Petri, autori di tre romanzi diversi tra loro ma tutti appassionanti. Applausi alla fine per Paolin ma complimenti unanimi per la qualità di una rassegna come il premio “Onor d'Agobbio” che, come sottolineato in apertura dal sindaco Stirati, mantiene alto lo spessore culturale delle proposte che emergono dal mondo associativo della comunità, dando continuità ad un appuntamento che è anche uno stimolo costante alla lettura.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/12/2018 15:20
Redazione