Primo maggio. “Fermare la mattanza”, il grido dei sindacati a Spoleto

Sono scesi in piazza per raccogliere la sfida della sicurezza nei luoghi di lavoro. I sindacati Cgil, Cisl e Uil e i loro rispettivi segretari regionali Mariotti, Bruschi e Silvestri si sono stretti, gli uni accanto agli altri. Un lungo serpentone di bandiere rosse, partito alle dieci da Spoleto, in via Cappuccini, ha raggiunto, quasi un’ora dopo, la soprastante piazza della Libertà al centro della quale le tre organizzazioni confederali avevano allestito una sorta di tribuna politica. Sul palco con indosso la fascia tricolore il sindaco di Spoleto Massimo Brunini, i sindaci di Bevagna e Spello, Enrico Bastioli e Sandro Vitali, e il vicesindaco Nando Mismetti, in rappresentanza del primo cittadino di Foligno Manlio Marini (ad Asti per partecipare alle celebrazioni del patrono San Secondo rendendo così omaggio ai volontari astigiani che nei giorni difficili del terremoto del ’97 offrirono la propria solidarietà ai cittadini folignati). La manifestazione, pur di respiro regionale, aveva la pretesa, perlomeno nelle intenzioni, di riunire ben ventisei sindaci. Avrebbero dunque dovuto manifestare alla marcia contro la strage nei luoghi di lavoro i ventidue sindaci dell’Area Vasta Foligno-Spoleto-Valnerina e, al loro fianco, i sindaci di Assisi, Bastia, Cannara e Nocera Umbra. Nella realtà i numeri registrati dall’iniziativa sindacale, quanto a partecipazione collettiva, non sono stati certo da capogiro. A seguire nel pomeriggio la celebrazione della giornata dei diritti nel segno della musica con tre mini-concerti espressamente dedicati alle varie categorie anagrafiche. A pochi metri di distanza, al parco Chico Mendez, le rappresentanze sindacali di base, insieme ai Cobas, all’associazione culturale Casa Rossa-Indo Mariani e al movimento umbro per la costituzione del Partito Comunista dei Lavoratori hanno manifestato per denunciare le perduranti e irrisolte difficoltà del mondo del lavoro. Sia a Spoleto che nelle altre ventuno piazze della provincia il tema principale è stato quindi – e non poteva essere altrimenti - quello della sicurezza sul lavoro. “Il problema dei problemi – ha asserito coralmente la Triplice sindacale – è e resta quello delle morti bianche”, una silenziosa mattanza cui si deve porre rimedio. Legalità e sicurezza, dunque. E che sia davvero il primo maggio tutto l’anno. Alessandra Cristofani