Grande partecipazione e clima di particolare suggestione, come sempre, per la Processione del Cristo Morto a Gubbio: si è rinnovata la tradizione di un Venerdì santo in un'atmosfera di grande suggestione e partecipazione. La processione ha mosso anche quest'anno dalla Chiesa di S.Domenico (data l'inagibilità di S.Croce della Foce, prossima però ad ultimare i lavori) prima compiendo una tappa al Pietrone di via Capitano del Popolo e poi proseguendo per il consueto itinerario che ripercorre un antico tragitto, destinato a toccare ospizi e luoghi di accoglienza dentro le mura cittadine.
Ad aprire la processione le battistrangole, quindi i Simboli della Passione, secondo un ordine che segue una antica tradizione, curata come sempre dalla Confraternita di Santa Croce: il Cristo Morto e la statua della Addolorata, seguiti rispettivamente dai cantori del Miserere, hanno catalizzato l'attenzione, nel silenzio di una città illuminata dalle torce, rotto solo dagli struggenti canti dei due cori e del coro delle Pie donne, oltre che dal suono delle battisgtrangole.
Il Vescovo Luciano Paolucci Bedini, seguito dal clero della Diocesi, ha guidato la processione che ha concluso il proprio itinerario nuovamente a San Domenico, dove si è svolta l'omelia del presule prima del tradizionale "battifondo" (il canto di tutti i versi del Miserere alternato tra i due cori, che circondavano le statue): "In una giornata così significativa per la Chiesa e per chi crede, c'è spazio per la preghiera, per la riflessione e anche per stare vicino a chi e' piu' solo e ai malati" ha ricordato Paolucci Bedini.
Dalle ore 14 di oggi replica su TRG2 canale 211 della Processione di Gubbio trasmessa ieri sera su Trg1.
Il sabato santo proseguirà il rito del "Bacio del Signore" alla chiesa di San Domenico mentre in serata dalle 22 in Cattedrale avrà inizio la lunga Veglia Pasquale che culminerà nella celebrazione eucaristica officiata dal Vescovo di Gubbio.
Gubbio/Gualdo Tadino
19/04/2019 22:50
Redazione