Ha interessato diverse zone di Perugia, facendo "tornare vivibili in particolare il centro e l'area di Fontivegge", l'operazione Grifo condotta dalla polizia.
Lo ha sottolineato oggi il questore Carmelo Gugliotta (nella foto). Nel corso di una conferenza stampa sono stati illustrati i risultati dei vari interventi. Presenti all'incontro il sottosegretario Gianpiero Bocci, il prefetto di Perugia Antonella De Miro e il vice capo della Polizia, Fulvio Della Rocc.
In particolare Bocci ha parlato di "un progetto pilota da riprendere in altre citta' del Paese". L'operazione Grifo, condotta tra luglio e gennaio, ha puntato in particolare al contrasto della presenza irregolare di stranieri e dello spaccio di droga, nonche' all'intensificazione del controllo del territorio per prevenire i reati contro il patrimonio.
Sotto il coordinamento della Direzione centrale anticrimine, ha visto impegnati diversi uffici della questura di Perugia insieme alle squadre mobili del capoluogo, di Ancona e di Viterbo.
Nel contrasto al cosiddetto crimine diffuso sono stati eseguiti 52 provvedimenti restrittivi per droga (12 nel centro storico, 29 a Fontivegge e 11 tra San Sisto, Ponte San Giovanni e Ponte Pattoli), 36 dei quali a carico di tunisini, mentre 39 sono stati quelli per reati contro il patrimonio e la persona.
La polizia ha poi espulso 123 clandestini, mentre 55 sono stati gli accompagnamenti ai Cie e 25 alla frontiera (con l'allontanamento di un cittadino comunitario e 42 ordini del questore). Tra i destinatari delle espulsioni 76 tunisini, 19 albanesi e sei nigeriani.
La polizia ha poi operato 30 denunce a piede libero per spaccio e 63 segnalazioni amministrative di assuntori di stupefacenti, con il sequestro di 11 chili e mezzo di droga (7,9 di cocaina e 1,1 di eroina) e di 24 mila euro.
Nel controllo del territorio sono state identificate 2.162 persone e controllati 1.074 veicoli, 48 attivita' commerciali e 15 appartamenti, con 91 arresti e 81 denunce.
Il questore ha ricordato oggi come Perugia sia stata caratterizzata da una "forte immigrazione clandestina che in alcuni quartieri creava allarme, con il centro in mano a gruppi di spacciatori e altre aree della periferia particolarmente interessate da reati contro il patrimonio". "L'operazione Grifo
- ha aggiunto - e' stata condotta a tutto campo, facendo tornare vivibili zone quali il centro e Fontivegge. Noi comunque possiamo contrastare la criminalita' e liberare alcune aree. Altri, la gente, devono poi rioccuparle e farle proprie".
Riguardo al fenomeno dell'immigrazione clandestina, Gugliotta ha sottolineato: "gli stranieri che delinquono devono essere tolti dal territorio".
"Abbiamo terminato una fase del progetto - ha concluso il questore - ma non ci fermiamo e andiamo avanti".
Il sottosegretario Bocci, ha evidenziato come la presenza del vice capo della polizia "evidenzi la vicinanza del Dipartimento a a questi ragazzi impegnati in mesi di duro lavoro". "Accanto alle operazioni che fanno piu' notizia - ha proseguito - c' e' l'impegno di tutti giorni. Siamo orgogliosi di questi uomini e di queste donne". Riguardo alla situazione di Perugia, l'esponente governativo ha detto che "la citta' e' cambiata". "Lo dicono i numeri - ha rilevato - e in questa provincia il contrasto alla criminalita'
sta dando risultati importanti. L'operazione Grifo e' un progetto pilota da riprendere il altre zone del Paese".
Sulla stessa linea il prefetto Della Rocca il quale ha parlato di "un buon lavoro fatto, che deve essere d'esempio", spiegando che a seguirlo e' stato anche il capo della polizia. "Un progetto - ha aggiunto - che sara' sicuramente utilizzato per altre citta'. Nel quale la questura di Perugia ha fatto la sua parte".
"Qui le attivita' di prevenzione e di polizia sono esercitate al meglio - ha sottolineato il prefetto De Miro -, con grande professionalita' e senso di appartenenza. Un territorio ben vigilato e protetto".
Perugia
28/02/2015 17:13
Redazione