Prosegue il cartellone di "Gubbio scienza", la manifestazione dedicata al tema delle micro energie di scena a Gubbio fino a domenica prossim. E mentre proseguono i laboratori per i più piccoli e gli echi it nelle piazze del centro storico, non mancano anche i momenti di confronto e approfondimento come quello di ieri sera in piazza Oderisi tra i più attesi: era di scena infatti il Caffè' scientifico tra il sottosegretario agli Interni, Giampiero Bocci e l'amministratore delegato di Colacem, nonché presidente onorario della Fondazione Carisp Perugia, Carlo Colaiacovo. Al centro il tema delle "citta' intelligenti", moderato dal giornalista del "Messaggero" Italo Carmignani.
"La Città Smart e' una città che abbraccia il futuro, non si attarda al presente, non si accontenta di ciò che esiste - ha esordito a l'on. Bocci - Se vogliamo costruire un futuro abbiamo bisogno di persone che scommettano su qualcosa che oggi non c'e'. Il cambiamento corre a velocità straordinaria. Occorre un approccio culturale sia dall'impresa privata che dalla pubblica amministrazione. Chi si attarda sul presente subirà gli eventi, i processi. Tutte le novità però hanno il rovescio della medaglia. Come la rete, che offre grandi opportunità ma anche grandi rischi (i più grandi reati oggi corrono in rete). Nella pubblica amministrazione - ha aggiunto non senza un pizzico di polemica - c'è un problema di buone regole e buone pratiche. Non ci può essere una scelta culturale di innovazione, senza programmazione. La programmazione non può essere a breve termine. Anche la sicurezza passa attraverso una crescita generale della comunità: nei luoghi in cui non c'è stata programmazione urbanistica (periferia) non c'è' senso di appartenenza, non c'è identita, non c'è possibilità di buona prevenzione".
"Ogni città ha bisogno di un suo personale progetto, ognuna ha le sue peculiarità - ha evidenziato Colaiacovo sollecitato sul tema di come rilanciare le città umbre sul piano economico-imprenditoriale - Poi ci si confronta con le varie amministrazioni e non è sempre facile. A Perugia ad esempio né con Locchi ne' con Boccali sono state sfruttare risorse importanti messe a disposizione dalla Fondazione (es: progetto di Calatrava per il S.Giuliana). Poi ne ha usufruito la giunta Romizi che si è ritrovata sul piatto alcuni milioni da investire senza quasi saperlo". Colaiacovo ha portato anche l'esempio del Turreno sempre a Perugia e delle L'oggetto di Tiratoi a Gubbio: "Bisogna saper guardare avanti per migliorare la qualità dei contenitori e degli spazi delle nostre città'. ci sono state opposizioni da parte di comitati che spesso hanno bloccato idee e progetti costruttivi senza alcuna alternativa, quello che bisogna sapere e' cosa vuole davvero la città e cosa è meglio per una comunità".
Su questo filone si è inserita una riflessione mirata da parte di Bocci che tra le righe è parso far riferimento proprio a diverse amministrazioni umbre: "Chi governa deve fare scelte. Oggi c'è una malattia, che è l'immobilismo. E' il modo peggiore per amministrare una comunità. Stabilire qual è l'orizzonte, altrimenti è difficile fare scelte, si rincorre la quotidianità. Di ordinaria amministrazione si muore. A volte c'è mediocrità assoluta, a prescindere dal colore politico. Alla lunga, questo indebolisce la politica stessa".
Inevitabile anche un accenno alla ricostruzione post sisma: "Il terremoto ha fatto più danni con l'immagine in Umbria che con le scosse - ha detto Colaiacovo che in merito alla fase attuale ha aggiunto- Servono decisioni rapide, servono scelte chiare e nette, in tempi immediati. E servirebbe anche di privilegiare le aziende locali in operazioni particolari come la ricostruzione post sismica. Serve coraggio anche in questo. Anche i nostri rappresentanti regionali avrebbero potuto fare di più aD esempio nella comunicazione, che invece ha pesantemente risentito della cattiva informazione post sismica".
"Penso che le imprese umbre abbiano requisiti idonei a garantire una buona a ricostruzione - ha chiosato dalla sua, Bocci - Noi conosciamo la storia delle imprese della nostra terra. Bisogna selezionare le imprese e le risorse. I soldi pubblici non basta spenderli ma spenderli bene perché possano produrre ricchezza e occupazione. E accanto ad una programmazione occorre un forte sistema di controlli, quando interviene la Magistratura non è colpa della Magistratura ma della mancanza di controllo interno della pubblica amministrazione. Si ha ormai la sensazione che nella pubblica amministrazione non ci sia più capacità di controllo. La Scienza - ha concluso Bocci ricollegandosi al titolo della manifestazione - è qualcosa di determinante per il futuro di questo Paese. E quello che si sta facendo in questi 7 giorni a Gubbio non è solo qualcosa di coraggioso ma qualcosa di consapevole. Senza consapevolezza non si può avere cognizione del proprio futuro".
L'incontro sarà trasmesso da TRG Giovedi 6 luglio alle ore 21 per il ciclo Link estate.
Gubbio/Gualdo Tadino
04/07/2017 08:33
Redazione