Da oltre un anno di lui si erano perse le tracce ed e' stato solo grazie alla foto scattata da Andrea Pagnotta se oggi si sa che Antares, uno dei rari falchi pescatori esistenti in Italia, tra i pochi esemplari del progetto per la ricostituzione di questa popolazione messo in piedi dal Parco della Maremma, e' vivo e in buone condizioni. Nato nel 2005 nella riserva naturale della Diaccia Botrona (Grosseto), inanellato e dotato di trasmettitore satellitare il 28 giugno 2015, nell'agosto dello stesso anno Antares ha fatto perdere le sue tracce a causa di un guasto allo stesso Gps. Fino allo scorso 25 settembre quando e' stato fotografato al Trasimeno, come riferisce un comunicato della Provincia di Perugia. Ad oggi sono tre le coppie nidificanti in Maremma e da queste nel 2015 e' nato appunto Antares che, come e' solito accadere tra i giovani esemplari, non si e' fermato in Toscana, ma ha compiuto spostamenti frequentando spesso il lago Trasimeno. Flavio Monti, responsabile scientifico del progetto toscano, cattraverso la foto di Pagnotta ha potuto riconoscere Antares grazie al suo particolare modello di trasmettitore.