Il consiglio comunale di Gualdo Tadino vota a maggioranza un ordine del giorno presentato dai gruppi a sostegno della giunta Presciutti che impegna il primo cittadino a tutelare il patrimonio ambientale e produttivo della città, con chiaro riferimento all’investimento dell’azienda Rocchetta spa rimasto in “stand by” in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul rinnovo della concessione impugnata dalla Comunanza Agraria, ribadendo che i beni del sotto suolo sono patrimonio dello Stato demandato in gestione alle Regioni. L’ordine del giorno dà altresì mandato al sindaco di dare vita ad un referendum cittadino che chieda ai gualdesi la loro opinione sull’operato della Comunanza Agraria Appennino Gualdese.
Un consiglio comunale straordinario in cui la seduta è stata aperta dal presidente Gloria Sabbatini che ha letto una lettera dei lavoratori Rocchetta che si sono definti “allibiti, stanchi e frustrati per una situazione preoccupante e surreale”. I lavoratori hanno espresso la loro preoccupazione per il futuro, a fronte di un passato alle spalle fatto di certezze:”Non abbiamo mai avuto un ritardo nel ricevere lo stipendio – hanno scritto – non abbiamo conosciuto cassa integrazione, non avevamo dubbi sul fututo”. Tutto questo è venuto meno davanti al blocco del rinnovo della concessione, avvenuto con il ricorso presentato dalla Comunanza Agraria alla quale i lavoratori hanno chiesto di presentare progetti, alternative oppure vergognarsi.
A seguire l’illustrazione dell’ordine del giorno del consigliere Venturi di “Gualdo Futura” che ha aperto un ampio dibattito. Troiani del “Movimento 5 stelle” ha stigmatizzato la convocazione di un consiglio comunale definito “contro” qualcuno, nella fattispecie la Comunanza. Al sindaco ha imputato la responsabilità di fomentare lo scontro sociale: il lavoro, ha detto, è una priorità, ma non può cozzare con la sostenibilità ambientale, ricordando che i prelievi Rocchetta avvengono da pozzi in grande profondità e non da sorgente e che la legge 168 del 2017 riconosce come soggetti ad uso civico anche i corpi idrici sotterranei. Su questi temi anche l’intervento di Raponi della Lega. Guidubaldi del Pd ha ricordato che l’acqua è una risorsa e come tale deve essere investita per un bene collettivo, non può esser data in mano a enti privatistici. Sempre dai gruppi di maggioranza Massaro di “Forza Gualdo” ha sollevato il dubbio che dietro alle richieste della Comunanza ci siano altri interessi rispetto a quelli ambientalisti, parlando di una città bloccata da pochi. Dalla giunta interventi di Bucari, Gramaccia e Pasquarelli che si è detto preoccupato per gli esiti della sentenza di maggio se verrà confermata la bocciatura della proroga di concessione, considerando che la nuova legge di recente approvazione regionale non consente più proroga e apre ad una gara di appalto con tempi lunghi, non conciliabili con la fine della concessione a febbraio 2022. Da “Forza Italia” con Viventi e Minelli l’appello a riaprire un tavolo di dialogo tra istituzione comunale e Comunanza Agraria per trovare una mediazione, nell’interesse dello sviluppo della città e della tutela dei lavoratori. Argomento rigettato dal sindaco Presciutti che ha tuonato contro la Comunanza, stigmatizzando tutto il suo operato: “Privo di trasparenza – ha detto - e basato sullo scontro”. Ha invece accolto la proposta dei gruppi di maggioranza di aprire una consultazione popolare cittadina sull’operato della Comunanza, un referendum che sondi il reale gradimento della comunità gualdese. Nella sua dichiarazione di non partecipazione al voto, su questo punto il consigliere Troiani ha ricordato che aldilà del referendum, la Comunanza Agraria è un ente di diritto previsto dalla Costituzione: ogni esito potrà essere un giudizio sull’operato di chi gestisce la singola Comunanza, ma non sull’esistenza della stessa e sui diritti che detiene. Non hanno partecipato al voto Cappelletti e Raponi, quest’ultima ha parlato di una parzialità del messaggio passato in consiglio; non ha partecipato nemmeno Forza Italia che ha stigmatizzato la non condivisione del documento da parte della maggioranza, ma anche l’affissione oggi a Gualdo Tadino di manifesti da parte della Comunanza che rivendicano la proprietà delle sorgenti in capo ai gualdesi.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/03/2021 18:04
Redazione