Tutto da rifare. Non trova una conclusione la vicenda dell'assegnazione dell'appalto per la raccolta e smaltimento rifiuti in Alta Umbria: a gennaio di quest'anno l'aggiudicazione all'associazione d'impresa tra la tifernate Sogepu e l'assisana Ecocave dopo 4 anni di corsi e ricorsi delle società escluse, tra questi l' Esa del Comune di Gualdo Tadino, viene annullata.
Ieri il Tar dell'Umbria ha deciso che le tre società piazzatesi al primo, secondo e terzo posto, rispettivamenete Sogepu – Ecocave con 100 punti, l'abruzzese Diodoro Ecologia con 67,25 punti e Teknoservice – Stirano con 56,74 punti sono state tutte escluse dalla gara per vizi nei requisiti richiesti. Ipotizzabile il ricorso al Consiglio di Stato per un affare che vale 300 milioni di euro spalmati su un arco di tempo di 15 anni per la gestione dei rifiuti in 14 Comuni dell'Alta Umbria, tra cui quelli dell'eugubino – gualdese.
La notizia è giunta ieri sera nelle stanze dei Palazzi Comunali di Gubbio e Gualdo Tadino suscitando invitabilmente reazioni perchè di fatto dal 2020 doveva partire la gestione Sogepu – Ecocave.
A Gualdo il sindaco Massimiliano Presciutti non nasconde il sorriso perchè infondo l'annullamento della gara e l'ipotizzabile lungo iter giudiziario da qui in avanti consente alla partecipata Esa, interamente pubblica, di non andare a scadenza il prossimo 30 giugno 2020 per inglobamento in Sogepu, ma di proseguire la sua attività e progettare il futuro.
"Dovevamo acquistare dei mezzi – spiega Presciutti – non lo abbiamo fatto perchè sarebbe stato illogico, ora possiamo mettere mano a un nuovo piano industriale e dare nuovi servizi alla comunità". Presciutti non ha mai nascosto le sue perplessità sul modello dei rifiuti firmato da Auri, spingendo sempre sull'ipotesi di un 'unica partecipata pubblica per tutta la Regione, seguendo l'esempio della virtuosa Esa: "Che – spiega – non ha un centesimo di debito e ha portato la differeziata a risultati eccellenti".
Se Atene ride, Sparta non piange, rivisitando una vecchia massima e anche a a Gubbio il sindaco Filippo Stirati non nasconde un certo autocompiacimento per averci visto lungo affidando in questo 2019 la gestione dei rifiuti a Gesenu fino all'intero 2020 .
" Avevamo visto giusto – commenta il sindaco – se fossimo stati attendisti, aspettando l'arrivo del nuovo gestore indicato dal bando, ora saremmo in difficoltà, invece aver nel frattempo appaltato il servizio ad un gestore terzo ci ha consentito di investire e raggiungere il 68% di differenziata".
Il contratto con Gesenu scade nel 2020, ma potrà essere soggetto a proroga, con la città che dopo i primi mesi di difficoltà, inizia ad adeguarsi al sistema porta a porta che ha raggiunto anche le frazioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/10/2019 08:51
Redazione