“In Umbria, nel 2016, abbiamo registrato il più alto incremento annuale della percentuale di raccolta differenziata finora ottenuto: un più 7,1 per cento che porta ad arrivare al 59,3 per cento su scala regionale. E nei primi mesi del 2017 abbiamo già superato il 62 per cento. Siamo, dunque, nel pieno rispetto della tabella di marcia che la Regione ha fissato, a conferma dell’efficacia della ‘sterzata’ che abbiamo dato nel gennaio 2016 impartendo ai Comuni specifiche azioni per la riorganizzazione dei servizi”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, che stamattina ha illustrato nel corso di una conferenza stampa la delibera appena approvata dalla Giunta regionale che, alla luce della situazione aggiornata dei servizi di raccolta domiciliare e dell’impiantistica, definisce le prime linee di indirizzo per l’Auri, l’Autorità umbra per i rifiuti e il servizio idrico che è pienamente operativa dal 1 aprile scorso, per la predisposizione del Piano d’Ambito per la gestione integrata dei rifiuti sull’intero territorio regionale. Presenti il direttore regionale all’Ambiente Ciro Becchetti, il dirigente del Servizio regionale Energia, qualità dell’ambiente e rifiuti Andrea Monsignori e, in rappresentanza dell’Auri, il direttore Giuseppe Rossi. “La Giunta regionale – ha spiegato l’assessore Cecchini – ha confermato gli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti all’inizio dello scorso anno, il 65% per il 2017 e 72,3% per il 2018. Il primo obiettivo – ha evidenziato - è già stato raggiunto nel 2016 in 44 dei 92 Comuni umbri. La raccolta differenziata supera il 60%, traguardo stabilito per il 2016, in due dei quattro ex Ambiti territoriali, l’ex Ati 2 che comprende il capoluogo di regione e l’ex Ati 4, in cui rientra Terni. Per tutto il territorio provinciale di Terni è un risultato da valutare molto positivamente, poiché è stato fatto un vero balzo in avanti, partendo dalla modesta percentuale del 40,7% dell’anno precedente e arrivando a oltre il 70 per cento nei primi mesi di quest’anno”. “Sono dati – ha detto l’assessore – che dimostrano la crescita della raccolta differenziata ha fatto raggiungere risultati di eccellenza dove i servizi di raccolta domiciliare sono stati attivati secondo le prescrizioni del Piano regionale e delle linee guida attuative, con il ritiro a domicilio della frazione organica umida. Ora bisogna pertanto intervenire sulle criticità presenti ancora in alcune aree, quali ampie zone di Perugia e Foligno, Spoleto e buona parte del territorio dell’ex Ati 1 che comprende Altotevere e Alta Umbria, per completare la raccolta ‘porta a porta’ o perfezionarla secondo le prescrizioni del Piano regionale”.
Perugia
04/07/2017 16:05
Redazione