Campionato di Serie B1 femminile a metà esatta del suo cammino e primo bilancio di stagione sul comportamento della Sia Coperture San Giustino affidato al suo allenatore, Pietro Camiolo, reduce anche lui da qualche giorno di influenza. I numeri dicono quanto segue: 12 punti incamerati in 13 partite e undicesimo posto nella classifica del girone C, l’ultimo utile per garantirsi la permanenza in categoria, a patto ovviamente che venga mantenuto nella seconda parte di questo difficilissimo torneo. Come può essere considerato il bilancio dell’andata? “Sostanzialmente positivo – dichiara Camiolo – ma lo sarebbe stato di più se non avessimo gettato i 2 punti di Cesena. La speranza è che non pesino nell’economia complessiva del campionato e che quindi non si debba arrivare a rimpiangerli amaramente”. Anche un quartultimo posto finale andrebbe bene, insomma? “Fermo restando che bisogna sempre migliorare, è chiaro che se anche l’undicesima posizione significa salvezza va bene lo stesso, considerando il livellamento verso l’alto di questo campionato. I risultati di ogni giornata confermano questa tesi”. Dopo la lunga striscia negativa di sei sconfitte consecutive, la squadra ha evidenziato segnali di crescita? “Posso dire di sì: a parte l’ultima gara a Moie, abbiamo alzato il livello del nostro gioco, dimostrando di essere cresciuti”. Si era parlato del possibile innesto della 13esima pedina, ma alla fine l’organico è rimasto immutato. Ciò può complicare il raggiungimento dell’obiettivo salvezza? “D’accordo, la giocatrice non è arrivata. Il particolare non è ne’ banale, ne’ da sottovalutare, però non deve essere nemmeno un alibi per non lottare. Abbiamo messo insieme 12 punti: se confermiamo questo bottino ce la possiamo fare, sperando che vi sia chi ne faccia di meno. Per stare sicuri, quindi, dovremo realizzare un bottino più alto. L’obiettivo è quello della salvezza e allora su di esso dobbiamo puntare”. Montespertoli, San Michele Firenze e Reggio Emilia sono le tre squadre attualmente sotto. Crede che qualcuna di esse potrà risalire nella fase di ritorno? “Noi cercheremo intanto di farle rimanere sotto, poi è possibile che in mezzo al mucchio venga risucchiata qualche altra formazione, magari non per questioni tecniche. Nella fase di ritorno entrano in ballo anche altri fattori, compresa la situazione societaria di alcune squadre, anche se mi sembra che il nostro girone sia per ora immune da questi imprevisti”. Sabato prossimo prenderà il via la seconda parte e sarà subito sfida diretta a Montespertoli, contro un’avversaria che ha due punti in meno. Avrà un valore decisivo il risultato di questa gara? “Dovrà entrare nella testa di tutti come la partita dell’anno. Il problema è che ci troviamo costretti a prepararla di fatto in un paio di giorni, visti gli attacchi influenzali che si sono abbattuti proprio nella settimana più delicata. A parte due-tre casi, la febbre ha colpito tutte le giocatrici”. Un desiderio per la fase di ritorno? “Quello di poter lavorare con la squadra al completo e di andare a mille! Ma occorre un salto di qualità anche dal punto di vista caratteriale, per cui dobbiamo fare gruppo tutti assieme. Sono comunque fiducioso”. Anche perché dopo Montespertoli ricomincerà il ciclo di ferro. “Sì, affronteremo le più forti del raggruppamento e nel mezzo c’è la sfida contro Cesena, che dovremo fare nostra”. Come sta procedendo per Pietro Camiolo l’esperienza di San Giustino? “Senza dubbio bene. Ho la fortuna di lavorare in un ambiente compatto e la squadra è seguita; dirigenza e tifosi ci stanno sempre accanto e con l’organico che ho a disposizione vi sono le condizioni giuste per tagliare il traguardo prefissato”.
Città di Castello/Umbertide
25/01/2017 08:26
Redazione