La sanità umbra pareggia il conto e rientra dei 75 milioni di disavanzo complessivo che erano stati certificati alla fine del IV trimestre 2020.
Lo ha reso noto la presidente della Regione Donatella Tesei, insieme all'assessore Luca Coletto, affidando al direttore Massimo Braganti il compito di dettagliare il meccanismo attivato per arrivare all'equilibrio di bilancio.ù
In sostanza, grazie alla contrattazione attivata ad inizio luglio con il Governo, ci si è avvalsi dei fondi "payback" e del sistema di flessibilità legato alla copertura delle maggiori spese Covid, utilizzando il più possibile i fondi destinati a questo scopo.
Per Coletto un importante risultato che ha evitato alla Regione di mettere le mani nelle tasche degli umbri attraverso il prelievo fiscale con un aumento dell'Irpef i cui introiti sarebbeo dovuti andare a sanare le perdite. Un risultato , tuttavia, che , ha detto, non elimina il problema.
Per Tesei e Coletto la questione da affrontare senza alcuna proroga è il nuovo piano sanitario regionale, da rimodulare sanando le criticità che hanno nomi precisi, retaggi, hanno detto, del passato: la spesa farmaceutica senza controllo, la troppa mobilità passiva, ovvero troppe prestazioni sanitarie fuori regione, e poca mobilità attiva, ovvero una mancata attrattività di pazienti provenienti da altre Asl regionali .
Sulla spesa farmaceutica Coletto ha annunciato un piano serio di controllo e monitoraggio in particolar modo di quella ospedaliera: "Se ce la fanno altre regioni – ha detto - ce la può fare anche l'Umbria, magari usando i farmaci generici invece che il brand ."
Sulla riduzione delle spese per servizi erogati da fuori Regione , l'individuazione di Foligno come sede logistica dell'elisoccorso, invece che fruire del servizio delle Marche, è solo un primo passo .
Tesei ha ricordato anche il lavoro già iniziato, e che proseguirà nei prossimi mesi, per l'abbattimento delle liste d'attesa, con aperture degli ambulatori di sabato e domenica.
La redazione del nuovo piano sanitario regionale si avvarrà della consulenza di Agenas, agenzia pubblica che, ha detto Coletto: "Non rappresenta un commissariamento di noi stessi, ma un buon modo di sfruttare quello che lo Stato mette a disposizione nella programmazione degli enti territoriali senza dover andar a pagare consulenze private. "
Perugia
12/07/2021 16:54
Redazione